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Tu cosa voti?

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di NOVELLO PAPAFAVA

Tu cosa voti? Chi mi chiede ciò dovrebbe leggere questo mio commento esaustivo e soporifero.

Partiamo dalla domanda: il potere di un governo democratico si fonda sul consenso o no? La risposta è “no” perché non si possono consegnare i propri diritti, né coi contratti né tantomeno coi voti. Ma se i diritti sono “tuoi”, non potrai farne quel che vuoi? Anche i libertari sembrano contraddirsi perché prima si lamentano del diffuso senso di legittimità che sorregge lo strapotere della politica, criticano la cosiddetta servitù volontaria e poi ambiscono a istituzioni volontarie basate sul consenso. Ma se ’sto consenso c’è, lo ammettono anche loro, perché si lagnano?
Perché se il signor A chiede al signor B “sparami per favore” e poi B spara, questo ha ugualmente assassinato A. E se A chiede “svaligiami la casa” o “schiavizzami” e B esegue, quest’ultimo resta comunque un assassino, schiavista o ladro anche se interpreta la volontà di A.

In un’ottica giusnaturalista la propria volontà o il diritto di proprietà non si possono alienare perché parte della propria natura. Sarebbe come credere di poter smettere di essere un uomo e trasformarsi in una bistecca (per lo stesso motivo neanche togliersi la vita è legittimo; uno può ovviamente farlo, ma compie un omicidio).
Il voto democratico non è diverso. Non è il mandato a un governo a fare quello che fa ai “suoi” cittadini, anche se questo fonda la sua legittimità su tale finzione.

Il governo non è legittimato a tassare e legiferare come gli pare perché ha ottenuto la maggioranza dei voti; poiché appunto gli elettori con una crocetta non hanno consegnato diritti inseparabili dalla loro natura. Il voto poi ha ancora meno senso degli strani accordi detti sopra perché col voto l’elettore consegnerebbe anche i diritti dei suoi vicini, non solo i suoi, cosa particolarmente assurda.

Questo significa, d’altro canto, che non c’è nessuna responsabilità giuridica dei crimini del proprio governo nei suoi elettori. I crimini ad esempio del governo di Maduro sono compiuti da chi materialmente li compie, non da chi lo ha votato; lo stesso vale per la cosiddetta “responsabilità” dei tedeschi del nazismo ecc. Se fossero giuridicamente responsabili gli elettori vorrebbe dire che il voto è davvero un mandato e che quindi quella che il governo esercita non è coercizione, ma un servizio richiesto (o coercizione solo nei confronti di chi non è andato a votare). Per i libertari infatti è tollerabile solo un servizio di difesa sottoscritto con un’agenzia (nel Far West c’era la Pinkerton, nel medioevo una varietà di aristocrazie).

Tuttavia va detto che, anche se è un rituale vuoto, votare non è un bel gesto. Esistono responsabilità morali più ampie, diverse da quelle giuridiche. E il voto manifesta le vili aspirazioni dell’elettore che chiuso in cabina vorrebbe fossero fatte a sé e ai suoi vicini (a cui magari sorride e dice buongiorno) cose che non ha il coraggio di fare in prima persona. E soprattutto votando si diffonde quella superstizione della legittimità di ogni azione dello Stato che ci porta più o meno velocemente verso il baratro.

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5 COMMENTS

  1. Il NON VOTO è una scelta consapevole diretta a minare il sistema di democrazia rappresentativa delegittimandone la funzione elettiva.

  2. Nella confusione e’ difficile fare una scelta. Eppoi, mettere nelle mani altrui il nostro futuro..!??

    Meglio sarebbe rifiutarsi di scegliere rimanendo a casa.

    Pero’ io ho questo principio:
    si va a votare sempre e comunque perche’ devo legittimare il principio democratico, cioe’ che il POPOLO DECIDE DEL SUO DESTINO (campa cavallo…).

    In cabina elettorale, ci tengo a dirlo, devo scegliere con metodo seguendo la scaletta dei valori seguenti:
    1) scrivo il nome e cognome del mio preferito;
    2) se non trovo il mio preferito scelgo il partito che mi ispira fiducia di piu’;
    3) e se nella scheda non trovo nulla che mi piace: grande croce o iks (X) su tutta la scheda e con penna copiativa ben UMIDA in modo che si veda il segno. (Speriamo che inventino un pennarello indelebile idoneo e che lo vedano, il segno, anche i miopi).

    Il resto e’ menzogna… e pero’ dite, vero o falso che fanno di tutto per imbrogliare gli elettori..?

    Adesso invio a tutti solo tanti AUGURI per il dopo 4 marzo… che cambiera’ solo sul valore del PIZZO a nostro carico.

    SCOMMETTIAMO..??

  3. Dopo tutte le vicende e storiche e vissute, mi meraviglio che fior fior di intellighenti non l’abbiano, per cui denunziata, ancora capita questa menata del kax.
    E partiamo dalla lingua italiana.
    Voglio dire:
    democrazia in italiano cosa significa..?
    Ma continuando chiedo: cosa vuol dire STATO DI DIRITTO..?
    Ma per non farla troppo lunga chiedo:
    la COSTITUZIONE di questo stato tricolorito che solo in una osteria con cucina si puo’ fare, vi sembra davvero la piu’ bella del mondo..?
    Io per aiutare chi mi legge ma e’ un po’ tardo lo oriento subito sul primo articolo. Si, l’art.n. 1 di tale carta. Un comico ha detto la piu’ bella del mondo. Era un comico a me antipatico per cui sono davvero di parte.
    Davvero.
    Non so come continuare il mio ragionamento perche’ questo stato, con le sue bellissime carte del menga, oppressore e mai sazio del suo potere di cui le sue tasse, o PIZZO, a me cittadino SOVRANO non da’ scampo. Kax, devo PAGARE SEMPRE PERCHE’ UOMO VIVO..!

    E, gia’ da morto pago ugualmente un certo PIZZO..!
    Altrimenti si deve SPARIRE sia in anima e sia in corpo dalla faccia della Terra.

    Vale quindi il principio di cui la fine che siamo PROPRIETA’ DELLO STATO..?

    Avete capito, vero, cosa intendo dire..?

    Noi cittadini nati liberi se abbiamo una certa cittadinanza (la NAZIONALITA’ NON CONTA PIU’ TANTO L’HANNO LEVATA DALLA CARTA D’IDENTITA’… Mica scemi come i cittadini i funzionari dello stato, RE NOSTRI..? LEGGE BASSANINI DOCET..! (Legge 15 maggio 1997, n. 127 (Bassanini bis) La L.127/1997 accompagna alla riforma del decentramento quella della semplificazione amministrativa con l’obiettivo di ridisegnare l’organizzazione e il funzionamento dell’amministrazione pubblica con particolare riferimento a quella locale).

    Tutto sto kax di frutto e’ dovuto ai KOMPAGNI. Si. A loro: I KOMUNISTI he si vergognano di essere chiamati tali e si mascherano dietro ad una sola parola DEMOKRATICI.
    Beh. il komunismo ha portato la demokrazia in EUROPA… cominciata dal noto, a pochi perche’ nessuno deve sapere, OLIVER CROMWELL. INGHILTERRA (dalla Treccani: Nell’Inghilterra del Seicento Oliver Cromwell fu l’artefice della sconfitta dell’assolutismo monarchico e pose le basi del destino di questo paese come grande potenza marittima e imperiale. Fu il protagonista della prima Rivoluzione inglese e il fondatore dell’unica repubblica che l’Inghilterra abbia conosciuto).
    Tento’ la rivoluzione a favore del popolo, falli’ tanto che rimpiazzarono il Re Carlo I con suo figlio Carlo II. Ripresa in Francia abbiamo i risultati ODIERNI..!
    Non penso sia giusto tornare ai LUIGI (potrei sperare magari… ah ah) ma che la demokrazia del di’ doggi sia il metodo migliore di golvernare mi sembra davvero troppo azzardato affermarlo.
    Perche’ no il copiare dalla SERENISSIMA REPUBBLICA VENETA..?
    Aggiornandola ovviamente..?
    Altrimenti pensiamo all’IMPERO ROMANO..!!
    Lo citano sempre quindi e per cui vuol dire che vale. O no..?
    Gia’. Togliere il potere ai partiti, che non partono mai, sara’ davvero dura: ci vuole una contro rivoluzione; o SOCCOMBERE, come del resto lo stiamo facendo..!!

    AUGURIiii………………..

  4. Io non stimo e non mi fido dei politici.
    Non mi sento rappresentato dallo stato, sempre un gruppo di politici delinquenti, che ha come scopo quello di derubarmi e limitare la mia libertà.
    Non intendo fornire alcuna legittimazione partecipando a quello che ritengo sia un gioco al massacro, cioè il voto.
    Nessuna delega diretta , né indiretta a questo branco di criminali.
    Io non voto.
    Io tento di difendermi come meglio posso, sempre.

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