di FABRIZIO DAL COL
Ogni giorno, a Bruxelles, salta fuori un damerino che ha il compito di chiedere più riforme agli Stati che già hanno un piede nella fossa. Ma ogni giorno, salvo il Regno Unito guidato da David Cameron, tra gli stati europei c'è sempre quello che continua a farsi infliggere procedure d'infrazione senza un motivo preciso.
Ma vi pare normale che uno Stato non ancora nato, e che si chiama Europa, possa chiedere più riforme a qualsiasi Stato Nazionale aderente, quando invece dovrebbe saper prima dimostrare a tutta l'Unione di avere le capacità necessarie di sapersi auto riformare? Anche i sassi sanno che la Ue è un pachiderma immobilizzato nel fango, che il suo costo è una pura follia e che altrettanto folle e costosa è la sua burocrazia.
Poco importa. Tuttavia, per l’istituzione inutile europea, la parola riforma sembra essere diventata un mantra, anzi è funzionale a nascondere la sua pochezza politica e l’incapacità dei suoi politicanti senza mer
L’accordo di libero scambio tra i paesi europei era il massimo obiettivo raggiungibile. Tutto quello che è stato fatto dopo ha prodotto solo danni.
Io non ho mai sentito bisogno dell’unione europea.
Mi seccava solo dovermi fermare alle dogane.
Con pochi e semplici accordi multilaterali si poteva facilitare la vita della gente e l’attività imprenditoriale.
Senza l’euro.
Ora ci si trova in una specie di poker con bluffs, rilanci, tattiche astruse a spese della gente.
Siamo al punto che , come direbbero in veneto, è peggio il tacon del buso.