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Un paese di santi, poeti, navigatori ed ex primi ministri

Da leggere

di PONGO

Italia, popolo di santi, navigatori, e poeti. Curiosa questo modo di concepire gli italiani, con questi tre sostantivi che sottolineano ispirazioni da menti e anime creative. Non so chi per primo definì il popolo del nostro Paese con tale frase ma Mussolini la pronunciò in un famoso discorso il  2 ottobre 1935 in seguito alla condanna all’Italia da parte delle Nazioni Unite per la nostra aggressione all’Abissinia. Be’, in questo caso Benito o chi per lui, aveva ragione ( non per l’Abissinia) in quanto genio e creatività riguardo santi, poeti e navigatori e, almeno fino a qualche anno fa,  ne abbiamo avuti in abbondanza. I santi? Solo di italiani ce ne sono a centinaia forse migliaia  ed i più famosi  sono naturalmente S.Francesco, S.Pietro, S.Paolo, S.Benedetto da Norcia, Santa Caterina, Santa Rita da Cascia, S. Nicola, S.Gennaro, S.Stefano, ecc. e chiaramente ne dimentico a quintalate, senza offese per nessuno in quanto spesso i Santi sono anche patroni delle nostre città e paesi. E son talmente tanti e noi  talmente creativi che ci sappiamo ridere sopra: San Buca il protettore dei giocatori di golf, San Dalo il protettore dei calzolai, San Tana il protettore dei chitarristi, San Gria protettore dei bevitori, San Dokan protettore dei pirati,  San Montana protettore dei gelati, ecc.

I  poeti? Sicuramente meno dei santi ma fino a un certo punto, in fondo quanti di noi scrivono e compongono versi e sonetti o per lo meno lo han fatto in passato? Di sicuro a maggior  fama  sono stati Dante Alighieri, Gabriele d’Annunzio, Giosuè Carducci, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, Eugenio Montale, Giovanni Pascoli, Francesco Petrarca, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, Vincenzo Cardarelli, ecc, anche qui mischiati nel tempo e dimenticandone grandi quantità. I navigatori? Il raggio d’azione diminuisce ancora ma non sono pochi: naturalmente Cristoforo Colombo ma anche Amerigo Vespucci nato a Firenze, Giovanni Caboto nato a Gaeta, Giovanni da Verazzano, Marco Polo ed anche meno famosi seppure valorosi esploratori per mare come Ugolino Vivaldi e molti altri.  Ah,  non vorrei dimenticare Francesco  Schettino, navigatore conosciuto in tutto il mondo al pari di  Colombo, uno per aver scoperto l’America e l’altro l’isola del Giglio o meglio l’isola del Giglio ha scoperto lui.

Ma almeno tanti quanti i nostri maggiori navigatori sono ormai i nostri ex-primi ministri e se non fosse che negli ultimi 10-15  anni ne sono venuti a mancare un certo numero (Andreotti, Colombo, Cossiga, Craxi) sarebbero quasi una folla, ma in ogni caso gli ex-primi ministri ancora  viventi sono parecchi : Enrico Letta, Mario Monti, Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Lamberto Dini, Carlo Azeglio Ciampi, Ciriaco de Mita e Arnaldo Forlani. E dobbiamo ringraziare il buon Silvio che essendo rimasto in carica per tantissimo tempo ( è stato il premier che ha governato più a lungo nell’Italia repubblicana, ahi ahi che orrore!!!)  ha evitato che la lista fosse più lunga. E quindi ci ritroviamo con una decina di ex primi ministri, alcuni vecchiotti, altri mezza età e uno ancora quarantenne. Mi fa impressione pensare invece ad altre nazioni europee come la Francia, seppure è una repubblica presidenziale  oppure la Germania o Gran Bretagna. Tra i cugini francesi negli ultimi 30-40 anni chi ha governato? Valery Giscard d’Estaing poi Mitterand, Chirac e gli ultimi due un po’ sciagurati come Sarkozy e Hollande adesso. Son stati solo in cinque dal ’74. Oltre la Manica? Facendo il conto alla rovescia, l’attuale Cameron, Gordon Brown, Tony Blair, John Major e la Lady di Ferro. Pochissimi. Germania? Dal ’74 in quattro, Schmidt, Kohl, Schroder e quella bricconcella della Merkel. Da noi nel 1974 c’era Mariano Rumor a seguire Moro e via via un’ accozzaglia di gente, più o meno balorda, molti richiamati più volte  per un totale di 21 nomi diversi compreso l’attuale Renzi, e di questi, 10 ancora  viventi anzi 11 compreso Matteo. Quanti e tutti da ringraziare! Andrebbe fatta una classifica in cui specificare per ogni nome la percentuale del deficit pubblico aumentato sotto il suo o  i suoi governi (forse sotto qualche governo è diminuito? Sinceramente non lo so).  Che storie tristi( per noi) e forse allegre (per loro e per chi ci ha guadagnato indirettamente).

Quindi popolo di santi, poeti, navigatori ed ex-primi ministri, ben 10 in vita. Che se poi  il Renzi Matteo dovesse fallire entro breve con le sue rivoluzioni e rottamazioni varie, gli ex-primi ministri viventi salirebbero addirittura ad 11.  Alla fine non ci faremo più caso perché nelle condizioni in cui siamo e soprattutto saremo, i morti saremo sicuramente  noi  poveri italiani e non loro, cari ex-primi ministri!

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