di GERARDO COCO
Per avere un’idea immediata della tendenza dell’economia mondiale basta dare un’occhiata al Baltic Dry Index (Bdi), l’indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle navi cargo che trasportano materiali non liquidi (dry) utilizzati per la produzione di beni intermedi e finiti importanti (acciaio, cemento, alimentari ecc). Ritenuto anche come indicatore di previsione per l’attività economica, quando diminuisce segnala il calo dei prezzi di spedizione e la contrazione degli scambi mondiali mentre quando aumenta significa che la domanda di trasporto di merci tende a superare l’offerta e il mercato si riequilibra a un livello di prezzi superiore.
Tuttavia poiché l’offerta di navi cargo è poco elastica (per costruire una nave sono necessari un paio anni e comprarla è anche costoso), il Bdi tende a riflettere principalmente la riduzione della domanda di materie prime. Ebbene l’indice, che si misura in punti, è in caduta libe
Un paio di indicatori del disastro economico globale
Sono un uomo di mondo il quale per lavoro si é trasferito da un Continente all’altro toccando con mano quasi tutti i problemi che favoriscono il successo di alcune Nazioni Industrialmente evolute approfittando sul ripiegamento Politico Economico di altre.
La maggior parte delle Nazioni Evolute Industrialmente avevano puntato il loro benessere producendo per il mercato interno e soprattutto puntando sui mercati esteri, costruendo grandi fabbriche e grandi navi per il trasporto della produzione sperando che le Politiche di strozzinaggio evolutivo delle Nazioni meno fortunate Politicamente durassero in eterno.
La Globalizzazione che doveva essere il perno per una maggiore collaborazione di tutte le Funzioni a livello Mondiale ha favorito il cambiamento in senso inverso, spostando le Fabbriche dei Paesi evoluti nei Paesi meno evoluti, facendo beneficiando le Multi Nazionali sul costo del lavoro ed inoltre sulla sostanziale riduzione delle tasse, producendo gli stessi prodotti a condizioni più favorevoli.
Con la Globalizzazione le Nazioni precedentemente evolute, hanno sofferto una sostanziale riduzione del lavoro e le Grandi Navi che in precedenza servivano per il trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti, hanno continuato le loro attività nell’ordine opposto.
Le Nazioni evolute si sono trovate dinnanzi ad un fatto compiuto con: da una parte la riduzione Industriale spostata all’Estero, la riduzione del lavoro e la riduzione degli introiti, di cui i Governi per mantenere lo stesso ritmo delle spese e costi della Politica, hanno aumentato le tasse, peggiorando la situazione.
La Crisi intesa come risultato di politiche errate nel contesto Mondiale, sia delle Materie come pure del Capitale Umano, richiedevano cervelli diversi da impiegare diversamente dai laureati in Filosofie Politiche, filosofie Giuridiche, filosofie Religiose e concentrare audaci soluzioni su Matematici, Ingegneri, Scienziati, Tecnologici, Riduzione Costi e Riduzione delle Tasse per correggere i livelli di concorrenzialità persi attraverso il tradizionale Sistema Politico Economico imperniato nell’ingrassare la Casta ai danni delle Popolazioni.
Purtroppo, l’Italia divenuta in modo preoccupante la penultima Nazione nel contesto Europeo, non riesce a ritrovare la strada correttiva a causa di una Casta abituata ad ingrassare e riversare le proprie colpe di incapacità Amministrativa e Giudiziaria sulla debolezza dei cittadini.
A mio avviso, ancor prima di parlare di possibili soluzioni per salvare industrialmente la Nazione, é alquanto necessario intervenire sulla Giustizia collegata a interessi Politici di parte con articolazioni legate alla Mafia, alla Ndrangheta, alla Corona Unita ed alla Massoneria Spirituale. Anthony Ceresa Italia International Association.
Un articolo magistrale dove manca solo l’indicazione dei responsabili, cioè gli statiladri e le loro associazioni a delinquere internazionali. Ma tanto il gregge la verità non la vuole neppure sentire… Questa volta lo schianto sarà davvero incredibile!