di ARTURO DOILO
Non tutti lo sanno, ma tra i tanti indici che misurano la salute di uno Stato, esiste anche l'International tax competitiveness index, una specie di misuratore della competitività fiscale di ciascun paese.
Se è vero come è vero che "non esiste libertà politica senza libertà economica", i sistemi fiscali non hanno un peso marginale sulla qualità della vita nei paesi occidentali e se diversi governi sono stati capaci di riformare in meglio la loro "macchina delle gabelle", altri non hanno fatto che aumentare le tasse e rendere più farraginosa la loro riscossione. Ergo, se paesi come Nuova Zelanda o Lettonia viaggiano in alta classifica, altri come gli Stati Uniti veleggiano sorprendentemente nelle ultime posizioni. E l'Italia?
In una classifica di 35 Paesi (vedi tabella), l'Italia si posiziona al 34esimo posto per quanto riguarda l'attrattività del Paese per gli investimenti, basandosi sulla pressione fiscale. Peggio lo fa solo la Francia. E quando si