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L’italia che ferma due indipendentisti è una dittatura

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sudDI DRUSIANA VETRANO

Il fermo che ha colpito due indipendentisti che, durante l’annuale raduno dei bersaglieri, hanno esposto le bandiere del regno delle due Sicilie dovrebbe, a mio parere, spingere tutti a riflessioni più profonde.

Pare che il motivo del fermo non sia strettamente legato all’esposizione della bandiera ma al “posto” in cui questa è stata esposta: tuttavia, cambia poco la sostanza.

Ho sempre creduto e continuo a credere che questo sia uno Stato dittatoriale travestito da democrazia. Nella costituzione sembrerebbe che venga sancito tutto ed il contrario di tutto: io posso manifestare le mie idee “liberamente”, eppure non posso esporre un simbolo storico in un’area militare (anche se l’area è temporaneamente militare, se parliamo di una strada come un’altra, in cui sfilano dei bersaglieri).

Io posso tranquillamente essere manganellata e pestata a sangue, come è successo anche alle mamme settantenni di Terzigno che difendevano il diritto alla VITA dei loro figli e nipoti, ma non posso dare dello “stronzo” al poliziotto che mi sta caricando, magari senza un reale motivo. Io posso acquistare una casa, un terreno, quello che mi pare ma ciò che ho acquistato è mio finché non serve allo Stato.

Io posso finire in galera per una qualunque ragione ma un parlamentare non può essere arrestato senza il permesso del Parlamento.

Eppure, nei tribunali ci dicono che la legge è uguale per tutti. Tornando alla questione iniziale, perché mi dicono che posso esprimere liberamente i miei pensieri, in qualsiasi forma, ma non posso manifestare il mio malessere nei confronti di un corpo militare che, 154 anni fa, si rese protagonista di massacri e saccheggi?

Probabilmente, il risveglio identitario dei meridionali comincia a dare fastidio ma, credo, bisogna allargare il focus: questo è uno stato debole coi forti e forte coi deboli.

A prescindere da cosa i deboli chiedano o esprimano, siamo tutti nel mirino, tutti passibili di reato per il solo fatto di contestare, anche civilmente, gli incontestabili. Credo, e lo dico senza retorica, che nemmeno le peggiori dittature avrebbero saputo fare meglio. Il nemico, quando è dichiarato, lo riconosci e lo combatti. Quando, invece, si nasconde dietro la legalità, diventa difficile persino capire da quale parte ci si trovi.

TRATTO DA QUI

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1 COMMENT

  1. veramente assurdo , i leghisti hanno bruciato e beffeggiato la bandiera italiana e non è successo niente.
    espongono una bandiera di uno stato preunitario plurisecolare ed arrivano le manette.
    C’è qualcosa che non funziona.

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