di FABIO PADOVAN*
Sul libro di Alberto. Mancava l’autosorriso! Il ridere delle proprie debolezze e manie. Mancava completamente l’autoironia dell’Indipendenza e Insorgenza Veneta.
Cos’è?, noi “patrioti veneti” non possiamo prenderci un po’ in giro? Ma è solo tutta salute l’imparare a guardarci con occhio critico.
Ci ha pensato Alberto, e più che pensato, ha lasciato parlare e agire il suo cuore; un cuore veneto indomito, palpitante e anche nostalgico per quello che le genti marciane potrebbero e invece ancora rifiutano di essere. Un’osservazione partecipata, sentita e struggente dei vizi e difetti di noi gente polentona e in odore di ribellione. E così Alberto ci fa riflettere con un’ironia arguta e qualche volta feroce.
Bepi ci mette a nudo; è un po’ tutti “noialtri”, veneti serissimi abbarbicati con le proprie radici ad un suolo che riteniamo talmente sacro da non permetterci di scherzarci su. Bravo Alberto che mandi in frantumi il tabù