di PAOLO L. BERNARDINI
Vi sono, nel mondo, realtà politicamente flessibili, che rappresentano un notevole motivo di interesse per gli scienziati politici e geopolitici, per una serie di motivi, anche costituzionali. Occorre infatti cominciare ad allargare i propri orizzonti, oltre la terribile prospettiva del centralismo puro, stile franco-italiano, del federalismo “impuro” (direbbe Miglio) della Germania e di quello forse purissimo e cristallino di Svizzera, e USA, o quello, estremamente interessante nei suoi possibili sviluppi, degli stati africani, dalla Nigeria al Sud Sudan, e soprattutto quest’ultimo, il cui presidente ha previsto di recente la creazione di nuovi Stati all’interno di un paese vasto (il doppio dell’Italia) e frammentato sia in termini di religioni sia in termini di etnie.
Un esempio di flessibilità (che si contrappone, appunto, come concetto, a rigidità) lo offrono le isole Cook, questa realtà apparentemente così lontana, se non fosse per un tu
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