di GERARDO COCO
Qualche giorno prima di insediarsi a Downing Street n°10 come nuovo primo ministro, Theresa May diceva: Brexit significa soltanto Brexit, quanto dire che la volontà popolare va rispettata. Così ha sciolto i dubbi circa la possibilità che, come avvenuto in Danimarca, Olanda, Irlanda e Francia nel 2005, i risultati dei referendum possano venire ignorati. Se il risultato durerà, la Gran Bretagna riprenderà la sua sovranità tornando ad essere un paese “normale”, il che significa avere un parlamento, essere liberi di fare le proprie leggi, avere i propri tribunali, controllare i propri confini e avere la libertà di gestire le relazioni internazionali e accordi commerciali con il resto del mondo, sacrosanti diritti che la UE gli aveva scippato. La squadra del nuovo governo insediatasi a Westminster il 13 luglio, composta da euroscettici, conferma la volontà di andare in questa direzione. Ora si tratta di negoziare i termini dell’uscita.
Ma riflettiamo anc