di MATTEO CORSINI
“Se il referendum passa, i 500 milioni risparmiati sui costi della politica pensate che bello metterli sul fondo della povertà e darli ai nostri concittadini che non ce la fanno". Nella settimana prima di ferragosto, Renzi ha girato per le feste dell’Unità, promettendo soldi a tutti quanti. Peccato che, nel frattempo, giungessero notizie non certo entusiasmanti in merito alla situazione economica, con il Pil di nuovo fermo e i conti che, inevitabilmente, non tornano.
Ciò nonostante, Renzi pare abbia già trovato un modo per spendere gli eventuali risparmi che, a suo dire, deriverebbero dalla riforma costituzionale che verrà sottoposta a referendum in novembre. Ammesso anche che i 500 milioni a cui fa riferimento siano una cifra attendibile, in un Paese in cui lo Stato spende, al netto degli interessi sul debito, oltre il 46% del Pil, i risparmi di spesa dovrebbero essere riduzioni di spesa, non riallocazioni ad altre voci.
Capisco che suoni molto bu