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Il reddito garantito rende i poveri… più poveri!

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di BILL BONNER* BALTIMORE – Un caro lettore ci ha riportato alla mente un commento probabilmente proferito da Groucho Marx: "Un pasto gratuito? Lei non può permettersi un pasto gratuito". Si riferiva al referendum nazionale in Svizzera. Gli elettori dovevano decidere se dare a tutte le persone residenti in Svizzera un pasto gratuito – un reddito annuo garantito di circa $30,000 l'anno. Il problema con un reddito garantito (lo si ottiene e basta, non importa se si possiede un lavoro o meno) è un argomento di cui abbiamo scritto molto negli ultimi 15 anni. È il problema di tutte le frodi... tutti gli sciocchi programmi di ridistribuzione... e tutti i programmi inerenti qualcosa in cambio di niente. Ed è lo stesso se si "stimola" un'economia con "denaro" fasullo... fornendo aiuti esteri ai dittatori stranieri... o distribuendo pasti gratuiti agli elettori in patria. Lo Stato Profondo, oltre ad essere maligno e divertente, è incompetente. Combatte guerre solo per perd
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4 COMMENTS

  1. Lei e’ un fantastico Robespierre, caro signor Bandiera.
    Il problema e’ che quando parla di GIUSTIZIA SOCIALE non sa’
    nemmeno cosa sia, nemmeno una vaga idea.
    Comunque non si preoccupi e’ in buona compagnia con gli altri 60 milioni di suoi concittadini.

  2. Purtroppo la mia recita: da sempre il palazzo poggia verso il BASSO.
    Ne avete visto uno che poggi verso l’alto..?
    Ebbene, se non si terra’ conto di questo non si avra’ mai e poi mai la cosiddetta GIUSTIZIA SOCIALE.
    Il palazzo e’ la societa’ formata dalla massa umana e non solo; sara’ sempre a piani dal basso fino all’attico.
    Beh, fin che tutto sara’ statico non si arrivera’ mai alla giustizia sociale. Ci deve essere un “GIRO TERMICO”: sapete che l’acqua o l’aria calda va sempre verso l’alto? Quindi anche la societa’ umana deve avere questo giro termico pena l’ingiustizia sociale.
    Anche con la ricchezza deve esserci il giro… gia’, il giro toglie i privilegi.
    Non credo che questa mia metafora sia cosi’ tanto incomprensibile… anzi, e’ facile capirla dato l’accostamento al calore. Tutti possono constatarlo.
    L’e’ che la societa’ umana e’ guidata da ignoranti. Nel senso buono.
    Cioe’ ignorano tante cose perche’ solamente DISTRATTI. Si, distratti e dalla cultura, meglio sottokultura, e dagli eventi che non sanno leggere, interpretare.
    Un fatto eclatante sono le SUPERIPERPAGHE.
    Di conseguenza le PAGHESUPERBASSE.
    Anche dopo essersi ritirati dal lavoro (in pensione) vige il divario perche’, perche’: le scuse dei potenti (in paga) fanno sempre da peso a pro loro. Beh, non puo’ essere diversamente dato che le palanche danno potere.
    Dopo il ritiro dal lavoro la cosiddetta paga pensionistica dovrebbe essere (questa si) uguale per tutti.
    Invece solo a leggere quanto ho appena scritto si stracciano le vesti e gridano: al rogo sto kax di eretiko.
    Mentre quelli che hanno la minima sperano si avveri e, PREGANO.
    Poi si vorrebbe sistemare la societa’ con 80 euri. Cosi’ tanto per dirne una.
    Non si avra’ mai il “GIRO TERMICO” fin che non si cambiera’, non si avra’ il coraggio di cambiare lo status odierno.
    Bisogna cambiare mentalita’ di cui il ragionamento. Il perche’ tutto sta nella frase: il palazzo poggia da sempre verso il basso. E continuera’ fino alla fine dei giorni.
    Quindi..?
    GIRARE… scambiere i bassi con gli alti; i medi con i bassi e gli alti e via discorrendo.
    Diciamolo, come fa la natura che MESCOLA e l’ARIA e l’ACQUA e il MAGMA e i pianeti e le stelle e cosi’ via: GIRARE..!!
    Purtroppo succede da sempre (il sempre e’ denominatore comune si notera’) che si tenta di rimanere li’: sulla poltrona, al comando e cosi’ via. Anche sulla ricchezza a scapito solitamente dei… BASSI..!
    Gia’, forse non saro’ capito da nessuno ma io insisto: in pensione tutti uguali o veramente una minima differenza che pero’ fara’ da discrimine ancora e non avremmo la cosiddetta GIUSTIZIA SOCIALE. Sara’ sempre ipocrita o da fariseo esternare per lusingare i cittadini alla giustizia sociale se non si agira’ come tra le tante metafore si ha nella CUCCAGNA.
    Gia’ la cuccagna sinonimo di giustizia sociale e che il palazzo poggia davvero verso il basso.
    La vedo nera… buia… mala… sta sorte nostrana di terrestri.
    Tuttavia: PREGHIAMO.
    PS:
    il disk puo’ andare avanti ne’…

    • Lei e’ un fantastico Robespierre.
      Ma sa almeno di cosa parla quando dice “giustizia sociale”?
      Non sapete nemmeno di cosa parlate questo e’ il punto, cari stupendi socialisti.

      • Di sicuro c’e’ una differenza tra noi due:
        io uso il mio nome e cognome anagrafico, lei no.
        E da nn o da pagiusco vorrebbe insegnarmi che cosa..?
        Sta scritto: l’uomo da’ il nome alle cose. Ci si conosce per il nome e il
        cognome. Un tempo passato anche per la paternita’ e maternita’.
        Per cui le cose senza nome non esistono o sono di poco conto.
        Tuttavia, consideriamo il suo nome e cognome cosi’ come ce lo ha mostrato e,
        andiamo avanti.
        Se lei avesse letto il senso (che e’ quello che conta) avrebbe capito almeno
        una cosa: che la giustizia sociale e’ impossibile da ottenere. Nemmeno ci si
        avvicinera’ per il 50%.
        Il perche’ sta nel FATTO che l’homo, mai stato sapiens sebbene va su Plutone,
        e’ stracolmo di DIFETTI quali: PREGIUDIZI, IPOCRISIE, ARROGANZE, EGOISMI e
        ecc. e come dicevo l’e’ stracolmo di quegli elementi che sia in passato che
        sia in presente e sia in futuro ci porteranno ai soliti frutti. Anzi. AL
        FRUTTO UNICO dell’umanoide e cioe’ questo:
        pianti, stridor di denti e stragi di innocenti… fino alla fine dei nostri
        (intesi dell’umanita’ appunto) giorni.
        Finale: io non sono e non assomiglio a nessuno della storia passata, presente
        e futura. Si, io sono solo Luigi Bandiera con i miei difetti e i miei pregi
        che la vita mi ha messo attorno o mi ha vestito, come le penne di un
        qualsiasi uccello.
        Un pavone, un passero, non lo si rimprovera per il suo piumaggio, lo si
        accetta e rispetta e basta… anche nel canto.
        C’e’ anche un Gianpiero con lo stesso testo…
        Un po’ di confusione non guasta… eppoi: una confusione in piu’ o in meno,
        in questo bailamme… suvvia, siamo sportivi noi no..??

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