mercoledì, Dicembre 10, 2025
6.4 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Liberta’ di parola? ecco la lista di chi non ce l’ha

Da leggere

di MARCO TAMBURELLI* Il Consiglio dei Ministri ha finalmente deciso, dopo 20 anni di attesa, di ratificare la Carta Europea delle Lingue Regionali e Minoritarie, cosa che in un Paese onesto con sé stesso dovrebbe essere un evento positivo. E invece no. La ratifica, basata sulla famigerata legge 482/99 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), include ovviamente le lingue minoritarie legate a popoli “di confine” o a enclavi dovute ad antiche migrazioni e/o mutamenti geo-politici: albanese (arbereshe), catalano, le varie lingue germaniche, grecanico, sloveno, croato, francese, franco-provenzale e occitano. Ma delle 10 lingue regionali storicamente parlate nei territori italiani e censite dall’UNESCO come in “pericolo d’estinzione” solo tre figurano nella ratifica, ovvero friulano, ladino e sardo. Lo Stato italiano azzittisce così in un solo colpo almeno 7 delle lingue regionali censite dall’UNESCO. Queste sono, in ordine alfabetico: emiliano-r
Iscriviti o accedi per continuare a leggere il resto dell'articolo.

Correlati

18 COMMENTS

Comments are closed.

Articoli recenti