di VALENTINA CAVINATO
Come ho scritto nella mia analisi del 29 marzo scorso*, che allego sotto, il successo di Macron non è per niente "casuale". Non si diventa presidente della repubblica a 39 anni e in pochi mesi.
Il partito socialista sapeva benissimo, che l'esito delle presidenziali sarebbe stato per lui catastrofico. I pezzi grossi avevano anche maturato una consapevolezza: il partito andava riformato, dovevano crearsi un nuovo look, per tornare ad essere credibili e rimontare nei consensi. Però tutto questo dall'interno era matematicamente impossibile.
Dietro questo abilissimo "piano Macron", c'è una strategia ben precisa, quella di tenere ancora in pugno il paese e di continuare a governarlo. A quanto pare, il piano è perfettamente riuscito, hanno fatto bingo.
Il Partito Socialista doveva piazzare una testa di legno e qui la scelta non è stata certo facile. Se avessero scelto un uomo remissivo e senza spina dorsale, questo non sarebbe riuscito a conquistare l'el
L’ennesimo buffone alla guida dell’unica nazione che si contende con l’Italia il trofeo di “mela marcia d’Europa”
verissimo