di LEONARDO FACCO
"Il carico fiscale italiano, comprensivo di tasse, imposte e addizionali è totalmente sproporzionato rispetto ai redditi delle famiglie italiane. Pagando ogni sorta di contributo e tributo, restano 500 euro al mese su un reddito pari a 18 mila euro l'anno e con queste 500 euro ci si dovrebbe fare la spesa, pagare gli imprevisti".
L'ha detto Marco Paccagnella, presidente di Federconsumatori, nel 2018. Oggi è anche peggio. Io l'ho ripetuto per anni, ma non faceva notizia, considerato che il vero peso della pressione fiscale, nello specifico sulle buste paga dei lavoratori dipendenti, lo denuncio dai tempi di ELOGIO DELL'EVASORE FISCALE, ovvero dal 2009. Citando gli studi, e i calcoli, di Samuel Magiar, spiegavo la ragione per cui il Fisco si mangiava quasi il 68% del frutto del nostro lavoro, non il 39, il 40, il 41%, come andavano raccontando quegli infami parassiti al governo e gli scribacchini a libro paga dello statalismo.
Secondo uno studio di Federcontr