di MATTEO CORSINI
In Italia c’è una folta schiera di persone che ritengono che la via d’uscita dalla palude in cui si trova l’economia da almeno due decenni consista nel fare più deficit e pazienza se il debito pubblico, già enorme tanto in valore assoluto quanto in rapporto al Pil, dovesse aumentare ancora: il rimedio sarebbe la mutualizzazione a livello europeo. Segue, solitamente, la serie di lagnanze nei confronti di Germania e Stati satelliti che non vogliono sentirne neppure parlare.
Tra costoro c’è Marcello Minenna, tecnico Consob gradito al M5S, i cui interventi da qualche tempo trovano ospitalità alla domenica sul Sole 24Ore (e non si pensi maliziosamente che ciò abbia motivazioni politiche…).
Secondo Minenna, “occorre superare il tabù della condivisione dei rischi. Ad esempio concentrando i reinvestimenti nei Paesi più indebitati, come fu con il Securities Markets Programme del 2011. Possibilmente, stavolta, restituendo le cedole ricevute sui tito
Se dipendiamo dall’Europa non vedo perché dobbiamo ancora mantenere la Banca D’Italia, il Parlamento, il Senato e i tanti magnaccioni in un Paese che non c’é più.