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Italia gialloverde, una lehman brothers al cubo

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di GERARDO COCO Molti paesi nel mondo si trovano in situazioni critiche per enormi debiti o per situazioni di stallo o di conflitto politico, ma ciò che rende il nostro paese diverso è che non è indipendente ma si trova all'interno di un’unione monetaria e se subisse un tracollo, come terza economia, manderebbe all'aria tutti gli altri paesi membri compresa la valuta comune. Sembra dunque di essere tornati al 2012, ma con una differenza cruciale: l’epicentro della crisi non è la Grecia ma l’Italia e non esistono risorse per salvarla. L'Italia ha il maggiore debito sovrano d’Europa, totalmente fuori controllo. Ha l'economia col rendimento peggiore: una crescita del Pil dell’1 percento a fronte di una spesa per interessi sul debito del 4 per cento, ergo una decrescita del 3 per cento. Ha il peggiore problema di crediti inesigibili la cui dimensione è, grosso modo, quella dei subprime statunitensi di dieci anni fa. La situazione italiana ha dunque il potenziale distrutt
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5 COMMENTS

  1. Sembra il gioco della “trea muìnea”

    Se le banche francesi sono esposte verso il debito italiano
    e le banche inglesi verso quello francese
    e le banche spagnole verso quello inglese
    e quelle italiane verso chi sono esposte ?
    Se fossero esposte verso quelle spagnole avremo chiuso il cerchio, pareggiato i debiti e bnanotte sonadori ! 😉
    Ma soprattutto quelle Tedesche, verso chi sono esposte ?

    Non so quanto questa mia grottesca battuta da puro ignorante sul tema possa avvicinarsi alla realtà. Sono sicuro che nemmeno in sogno riuscirò a vedere, capire, comprendere i meandri oscuri della finanza globale, ma credo sicuramente che sotto a tutti questi debiti vi siano una chiara strategia e/o una bella scusante per fregare i soliti.
    Il debito questo sconosciuto… Credo tutte tutte le ricchezze non riescano a coprire tutti i debiti, poichè questi ultimi risulteranno assai maggiori e questa differenza mi tormenta perchè non è vera ricchezza, ma è creata da questo debito che poi è solo una percentuale che cresce di continuo, ma in realtà nulla produce… BOH !

    Qualcuno cortesemente può colmare questo mio atroce vuoto ?

  2. Non me ne intendo di economia, ma a senso direi che se tutti sono in difficoltà monetaria, la cosa perde di significato e non perchè “mal comune mezzo gaudio”, ma perché vuol dire che il sistema monetario è collassato e pertanto, non dico che si debba tornare allo scambio “in natura”, io do una cosa a te tu dai una cosa a me, ma bisogna reinventare qualcosa di simile che sostituisca tale scambio… e non è detto che si chiami più euro…se abbiamo sostituito con la carta le riserve auree di ciascuno, si troverà un nuovo strumento che permetta di far circolare l’economia alla base della quale sono sì la materie prime ma anche possono essere le terre coltivabili o i depositi di opere d’arte… insomma, per sentirsi poveri bisognerebbe non avere niente, ma nessuno stato ha niente!… Tante persone forse sì…e qui scatta la solidarietà. che è nata ai tempi!…quando ancora non esisteva uno Stato… che tuttavia, forse, ha un senso, e forse è nato proprio per soddisfare questa primaria esigenza di solidarietà…ma col tempo ha smarrito la memoria, ed è diventato il contrario.. sembra più istituito per rubare e distribuire a chi gli piace…. …

  3. Il miglioverde e’ il top dell’informazione in questo desolato paese.
    E’ una delle pochissime fonti di informazione in Italia dove puoi capire cosa sta veramente succedendo.
    Quindi complimenti a Coco e a tutta la redazione.

  4. Il peggio di questa situazione Economica Italiana annunciata da diversi anni, risiede nel fatto che chi occupa posizioni di Comando ed incassa rimunerazioni di gran lunga superiori alle proprie capacità, non ammette cambiamenti epocali per salvare il Paese dall’affondo finale. Tempo fa avevo inviato una lettera al Presidente Mattarella, mettendo a disposizione del Paese diversi progetti innovativi che avrebbero sicuramente salvato il Paese dall’affondo finale. Risposte? E’ come se non esistesse nessuno, tanto meno la volontà al salvataggio di questa Nazione. Sembrerebbe che la parola d’ordine diffusa negli ambienti Politici, sia fondata sul trasferimento di 500 milioni di Africani in Europa, per lasciare via libera alla Cina nell’occupare il Continente Africano.

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