di GIOVANNI BIRINDELLI
In Gran Bretagna, durante la Seconda Guerra mondiale, fu introdotto l'obbligo di portare con sé la carta di identità. In Italia quest'obbligo c'è stato per molto tempo (credevo ci fosse ancora ma mi dicono di no) e per molti italiani è normale. La normalità non dovrebbe essere mai confusa con quello a cui siamo abituati. Gran parte delle cose a cui siamo abituati (a partire dal denaro di stato e dall'imposizione fiscale) non sono affatto normali.
Finita la guerra, l'obbligo di portare le carte di identità nel Regno Unito rimase (come i materiali, anche le misure totalitarie, specie quelle imposte approfittando dell'emergenza, hanno una loro isteresi). Come c'è da scommettere che molte delle ulteriori e inutili misure totalitarie introdotte con la scusa del coronavirus rimarranno anche dopo l'emergenza, allo stesso modo in cui sono rimaste quelle introdotte durante il terrorismo degli anni '70 (tipo l'obbligo di denunciare la persona che viene a stare
Quindi, di fronte a questa bella storia, non resta che disubbidire. L’esempio migliore è guardare a Gandhi che avvisava il governo su cosa andava a fare. Si attendono volontari.