di MARIETTO CERNEAZ
Il partito criminale cinese, guidato da Xi Jin Ping, ha vietato la veglia - ed è la prima volta che accade in 30 anni, per ricordare il massacro di piazza Tienanmen ad Hong Kong. La polizia ha opposto “una lettera di obiezione” all’annuale celebrazione con le tradizionali candele del 4 giugno in ricordo delle proteste di massa del 1989, anticamera della caduta dell’ex Unione sovietica e dove la repressione comunista cinese fece un numero tuttora imprecisato di vittime.
Ovviamente, tutto ciò è riuscito grazie alla nuova legge liberticida sulla "sicurezza nazionale, e con la patetica scusa del Covid19 e delle regole adottate (come stop ad assembramenti e manifestazioni).
https://www.youtube.com/watch?v=Ui9SfcxlZDY
La stampa igienica italiana, dichiaratamente schierata col metodo cinese, ovviamente tace e non approfondisce.
In Europa, solo Boris Jhonson alza la voce e insiste, facendo infuriare la nomenklatura terroristica cinese. Il prem