di RON PAUL
In Unione Sovietica era vietato contestare la saggezza della "linea del partito". Questo perché il comunismo marxiano era visto come la progressione scientificamente inevitabile dell'umanità. Per Marx e Lenin, la "scienza era questione risolta". Pertanto chiunque si pronunciasse contro "la scienza" del sistema sovietico stava agendo in malafede; Voleva la distruzione; voleva che la gente morisse.
Chiunque esprimesse opposizione alla "scienza rivisitata" dal marxismo-leninismo si trovò presto a tacere. Spesso in modo permanente.
Ironia della sorte, appena 30 anni dopo che la "scienza" marxista-leninista è implosa sotto gli occhi di tutto il mondo, stiamo assistendo a una rinascita, qui negli Stati Uniti, dell'idea che mettere in discussione "la scienza" non è cercare la verità o affinare la comprensione di ciò che appare contraddittorio. No, è augurare del male ai propri concittadini americani.
E mentre noi che mettiamo in dubbio "la scienza" non veniam