di PIETRO AGRIESTI
Io penso che il distacco dalla realtà, fino alla follia, sia il normale prevedibile e previsto portato del progredire dello stato democratico.
Quando, per esempio, Ludwig von Mises scrive "L'impossibilità del calcolo economico in regime socialista" descrive fondamentalmente la discesa nella pazzia che comporta l'allontanamento dal sistema della proprietà privata e del mercato - in cui tu disponi delle tue proprietà, in cui tu passi dal consenso degli altri se vuoi qualcosa da loro, in cui ti senti dire dei sì e dei no, in cui lavori, studi, investi, consumi, risparmi e hai corrispondenti perdite e profitti, successi e insuccessi personali, in cui hai un sistema di prezzi che sono indici sintetici che sintetizzano situazioni reali - e la progressiva adozione di un sistema in cui non c'è proprietà privata, non ci sono prezzi, non ci sono perdite e profitti, non è possibile svolgere il calcolo economico.
Hayek, che di Mises fu allievo, quando parla del
Già, presto o tardi. Quindi tardi, troppo tardi.