di BJØRN LOMBORG
È facile essere portati a credere che la vita sulla Terra sia in continuo peggioramento. I media enfatizzano costantemente una catastrofe dopo l’altra e fanno previsioni terrificanti. Davanti a un diluvio di profezie di sventura sul cambiamento climatico e l’ambiente, si capisce perché molte persone – specialmente i giovani – sono sinceramente convinte che la fine del mondo sia vicina.
La verità invece è che i problemi restano, ma il mondo sta migliorando. Solo che raramente lo sentiamo dire. Si raccontano incessantemente disastri, siano essi l’ultima ondata di caldo, inondazioni, incendi o tempeste. Eppure i dati mostrano in modo preponderante che durante il secolo scorso il livello di protezione delle persone contro tutti questi eventi meteorologici è molto aumentato. In effetti, negli anni Venti sono rimaste uccise da disastri meteorologici circa mezzo milione di persone, mentre nell’ultimo decennio il bilancio dei morti si è fermato in medi
…considerando poi che il riscaldamento globale e’ una farsa provata anche dalla scienza…
comunque aggiornatevi al Miglioverde, oggi non si parla piu’ di riscaldamento globale, ma di cambiamenti climatici…siete fuori moda!
su, via tutti a bloccare il passare delle stagioni.
Malgrado ciò, il libro “Civilizzati fino alla morte” di Cristopher Ryan (un testo, peraltro che in alcune parti offre anche spunti interessanti) sostiene che si stesse meglio prima. Ed è tutto un inno all’epoca dei cacciatori e raccoglitori, dopo la quale i mali sarebbero venuti fuori a causa dell’invenzione dell’agricoltura e dell’allevamento. E’ probabile che gli incendi diminuiranno ancora nei prossimi anni. Tranne in Italia, però. Qui c’è un mercantilismo spaventoso a favore degli incendiari e la continua richiesta di personale pubblico da assumere contro il fuoco, finisce per costituire un ulteriore incentivo alle dolosità. Anche il nuovo esecutivo proseguirà nel non accorgersene.
Tipo si stava meglio quando si stava peggio di Fini
Massimo Fini o Gianfranco?
Massimo