di MATTEO CORSINI
Chiunque abbia un minimo di buon senso e una percezione decente della realtà è consapevole che il bilancio della Repubblica italiana è in condizioni pietose da quattro decenni. Eppure la grande illusione di poter continuare a calciare avanti il barattolo, vedendo nel deficit di bilancio la via alla prosperità, resta prevalente a sud delle Alpi.
Chi chiede il voto continua a promettere benessere senza sacrifici (con variazioni di forma ma non di sostanza tra destra e sinistra); chi ancora va a votare lo fa credendo che ciò sia possibile, oppure che sia possibile ottenere benefici per se stessi e i propri gruppi di interessi a spese degli altri.
Dopo diversi mesi di trattative sulla revisione del Patto di stabilità e crescita, è emblematica la dichiarazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il Fratello d'Italia Giovanbattista Fazzolari, secondo il quale ci sono "35 miliardi in più da spendere con il nuovo Patto". Senza entrare nel merito