di LEONARDO FACCO
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo (nomen omen) Urso, sarebbe un ottimo ministro dell’agricoltura, se solo abitassimo a Cuba, nella Corea del Nord o nella Germania d'un secolo fa. Non perde occasione per pontificare su come proteggere prodotti, che nome dargli, pianificare attività aziendali e organizzare filiere.
Andreev gli avrebbe fatto un baffo. Questo suo interventismo in stile “Faso tutto mì” fa rimpiangere personaggi come Jean Baptiste Colbert, ministro delle Finanze di Luigi XIV che si presentò alla classe produttiva di Francia con questa domanda: “Ora che sono ministro, ditemi cosa posso fare per voi”? La risposta – roba d’altri tempi certo – fu laconica: “Laissez nous faire”! Ci lasci fare, non si intrometta, risposero gli imprenditori di allora. Bei tempi!
Questi libbberali de “noantri”, invece, sono sempre pronti ad intervenire, a difendere, a proteggere una categoria. Urso è un concentrato di chiacch