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Dati biometrici: attenti a non passare dalla padella alla brace

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di MATTEO CORSINI Leggo sempre le riflessioni di padre Paolo Benanti sulle questioni etiche legate agli sviluppi dell'intelligenza artificiale. Occupandosi del progetto Wolrdcoin cofondato lo scorso anno da Sam Altman (uno dei fondatori di OpenAI), Max Novendstern e Alex Blania, padre Benanti si interessa delle possibili conseguenze dello sviluppo di questo progetto. L'idea, in estrema sintesi, è quella di creare un sistema di identità digitale globale attraverso l’uso di biometria dell’iride e una criptovaluta globale a questo associata, per identificare gli umani distinguendoli dai bot. Chi si sottopone alla scansione dell'iride riceve un token denominato Worldcoin (WLD), basato su Ethereum. Secondo i fondatori, il sistema è progettato per preservare la privacy e consentire agli utenti di dimostrare la loro umanità senza rivelare informazioni personali sensibili.  Benanti ha qualche perplessità, che peraltro è condivisibile, nel senso che quei dati comunque hanno
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1 COMMENT

  1. Per me il server di re-captcha è una CAGATA PAZZASCA !!!
    *
    Oltre all’anagrafe ben farcita, l’Olanda era pure piccola, pianeggiante, senza paesini montani dove gli ebrei potessero nascondersi e ai tedeschi non servivano neppure interpreti perchè chiunque li capiva benissimo.
    La tempesta perfetta.

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