di REDAZIONE
Una ''riflessione critica e un ripensamento serio'' sono necessari a 100 anni dalla Marcia su Roma, il 28 ottobre del 1922, che segno' l'ascesa al potere di Mussolini. Lo dice all'ANSA lo storico Roberto Vivarelli, professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, del quale e' appena uscito il terzo volume della 'Storia delle origini del fascismo' (Il Mulino). La tesi sostenuta da Vivarelli nel libro e' che ''la crisi dello Stato liberale non e' stata provocata dal fascismo ma che, al contrario, il fascismo e' il frutto della crisi dello Stato liberale''. Quali furono le ragioni e' complesso da spiegare ma e' possibile individuare un nodo fondamentale che ha qualche somiglianza con il presente. ''Lo Stato liberale ebbe difficolta' a formare una classe dirigente moderna e in questo ci sono analogie con la situazione attuale anche se i confronti con il passato sono pericolosi perche' le cose non sono mai le stesse'' dice Vivarelli. Ecco perche' questi 90 anni ''do