di REDAZIONE
Quello della Regione Veneto è un passo importante, un segnale forte, su questo non c'è alcun dubbio. Lo scorso 13 giugno, il Consiglio regionale ha detto sì al referendum consultivo sull’indipendenza.
Un quesito tranchant - «Vuoi che il Veneto diventi una Repubblicana indipendente e sovrana. Sì o no?» - destinato a scatenare lo scontro politico-legale. Scontata l’impugnazione da parte del Governo, che chiederà alla Corte Costituzionale di bocciare la legge perché in contrasto con l’unità e indivisibilità dell’Italia sancita dalla Carta. Altrettanto prevedibile il ricorso degli indipendentisti alla Corte europea di Giustizia, in nome del diritto all’autodeterminazione dei popoli. Si vedrà. In aula, il referendum è stato approvato per appello nominale con 30 voti favorevoli, 12 contrari e 3 astenuti.
La legge è stata pubblicata sul Bollettino Unico Regionale il 24 giugno, e da quella data è scattato il conteggio dei 30 giorni concessi alla