di ENZO TRENTIN
Non se ne può davvero più di questo modo di far politica, e dei “rappresentanti” dei partiti che troppo spesso rappresentano interessi che non sempre sono quelli della comunità che dovrebbero rappresentare.
Paolo Costa (attuale presidente del Porto di Venezia), Matteo Renzi (presidente del Consiglio dei Ministri) e LucaZaia (presidente del Consiglio regionale veneto) hanno dato il via all'ennesima azione contraria agli interessi della laguna di Venezia, approvando un progetto costoso, impattante e non risolutivo.
Di cosa si tratta? Per togliere il traffico delle grandi navi da crociera dal bacino di San Marco si vuole dare avvio all'ennesima “grande opera” (possibile anche una grande corruzione?) del Canale della Contorta, a cui i veneziani si oppongono.
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Il Contorta, lungo 4800mt, largo in media 20mt e profondo da 1mt a 3mt, diventerebbe un enorme canale largo 200mt (1000% in più)
Se è la politica a voler decidere, allora i veneti hanno ogni ragione a bloccare l’iniziativa.
Ogni ragione nel proporre alternative.
Ogni ragione nel chiedere un referendum vincolante tra varie soluzioni tecniche.
Zaia deve spendere dei soldi veneti e non battere cassa in sede nazionale.
E i veneti, visto che sono soldi loro, hanno ogni ragione a vederci chiaro.
Ugualmente gli abitanti di altre regioni non devono esser caricati di tali spese.
Serve a Venezia, pagano i veneti dopo aver essi stessi deciso.
Se non si comincia da cose del genere ,addio sogni di indipendenza.