di REDAZIONE
In aperta sfida al governo di Belgrado, alla Ue e alle altre istituzioni internazionali, i serbi nel nord del Kosovo stanno votando in queste ore per un referendum dall'esito più che scontato, nel quale si invita la popolazione locale a pronunciarsi sulla legittimità degli organi di potere e dell'autorità di Pristina. La consultazione, avversata duramente dal governo serbo e dal presidente Boris Tadic, mira a denunciare il dialogo intrapreso da Belgrado con Pristina, insieme agli accordi già conclusi con la parte kosovara albanese e avvenuti, secondo i serbi oltranzisti del nord, su pressione dell'Unione europea. Il referendum si tiene alla vigilia del quarto anniversario della proclamazione unilaterale d'indipendenza del Kosovo dalla Serbia, avvenuta il 17 febbraio 2008. Gli oltre 35 mila elettori delle quattro principali municipalità del nord a maggioranza serba - Zvecan, Zubin Potok, Leposavic e il settore serbo di Kosovska Mitrovica, la città divisa in due dal
Auspicabile anche in Siria.