di FABRIZIO DAL COL
Re Giorgio, molto preoccupato dal disastro economico che avanza, convoca in fretta il premier Renzi al fine di capire quali soluzioni adottare per “cambiare verso”. La crisi col ministro Padoan, tenuta volutamente di basso profilo, agli italiani non è affatto sfuggita, anzi, se ne erano già accorti da un pezzo, e nasconderla adesso sarebbe proprio da incapaci, soprattutto in un momento in cui la rabbia nel cittadino sta salendo a ritmo pericoloso. Quindi, per ridimensionare e rasserenare la situazione, coscienza vorrebbe, che alcune dichiarazioni del premier fossero più reali, distensive, magari contornate da provvedimenti certi, e che dimostrino la volontà politica di non addebitare più nessun euro sui conti dei cittadini. Sarebbe un bel segnale per gli italiani, se fosse però in grado di garantirlo fino alla fine del suo mandato.
E invece il premier che fa ? Va in Tv e parla di fatti concreti realizzati, ovvero continua a turlupinare gli it
Non si sa quanti piatti ci vogliono perchè Napolitano e Renzi capiscano “che è minestra”.
D’altra parte che cosa ci si aspetta da due parolai di tal fatta che di economia e di organizzazione capiscono non zero, ma sotto zero.
Tra l’altro non hanno nemmeno capito con che razza di banditi hanno a che fare quando discutono con gli arabi e simili.
Addirittura vanno a prenderli in Libia operando come traghetti gratuiti.
Per fortuna che quelli, per chiarir loro le idee hanno cominciato a tagliare teste e a fucilare in massa quando sono in vena di bontà.
Con la benedizione di Francesco.
Sempre più appare evidente che deve entrare in funzione la ghigliottina.
Solo questione di tempo. Ora non possono più nascondere nulla, fortunatamente, la realtà dei fatti sta dimostrando che la politica ha perso totalmente la bussola. Dato che il conto finale lo pagano sempre gli italiani, in autunno finalmente si convinceranno che la via maestra è solo la resa dei conti