di REDAZIONE
Orgogliosi ma poveri: se gli scozzesi indipendentisti dovessero vincere il referendum, la "nuova" Scozia si troverebbe subito a fronteggiare una pesantissima crisi economica con rischio di svuotamento dei conti correnti e salari in discesa anche del 10%. Sono le fosche previsioni che arrivano dai ricercatori di Credit Suisse in caso di una vittoria del fronte indipendentista.
Il rischio immediato è quello della fuga dai conti correnti, con le file agli sportelli che penalizzerebbero in modo pesantissimo un sistema bancario che gestisce asset 12 volte superiori al Pil del paese: una situazione che richiederebbe l'intervento di garanzia della Banca d'Inghilterra e quindi altissimi costi. A livello di economia reale, le criticità maggiori sarebbero date dalla quasi certa "ri-localizzazione" in Inghilterra di molti servizi finanziari e pubblici, con conseguente perdita di posti di lavoro, e dalle dispute legali per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi del
Bisognerebbe capire se questo rapporto è super partes oppure se è addomesticato pro England visto l’alto peso finanziario di Londra, in fin dei conti il Credit Suisse è una banca che qualche affaruccio sulla piazza londinese credo lo faccia…
Sarebbe bello sapere cosa scriverebbe il Credit se invece dell’indipendenza della Scozia stessimo parlando dell’indipendenza della Padania… crisi economica anche per noi????
Se la Scozia indipendente si assume di pagare la sua quota di debito pubblico dal Regno Unito, in proporzione alla sua demografia, rischia seriamente di andare in seguito in default.
Salmond non avrebbe intenzione di prendersi tale rischio e non vorrebbe la propria quota di debito pubblico una volta avvenuta l’indipendenza, ma è assai probabile che alla fine lo debba accettare.
Se teniamo presente l’incognita della moneta, questo spiega la fluttuazione al ribasso della sterlina sui mercati valutari negli ultimi giorni.