di LEONARDO FACCO
Seguo quotidianamente le gesta del Milei politico. Come ho più volte affermato, l'amicizia che mi lega a lui non mi impone di essere il suo avvocato difensore, anzi. Non a caso, su queste pagine, un paio di giorni fa, Alessandro Fusillo ha scritto un articolo approfondito sulle "luci ed ombre della legge che la Camera dei deputati ha approvato" su sua proposta.
Il 6 maggio scorso, a Los Angeles, il presidente argentino è stato invitato dal Milken Institute per tenere un discorso. L'ho ascoltato attentamente, così come ho fatto, con ogni sua uscita pubblica da Davos in poi. Nonostante - come ha detto Philipp Bagus - Milei debba fare i conti con la realpolitick che lo avviluppa e gli ostacoli che gli pone, le sue intenzioni rimangono lo stesse, ovvero insiste nel riaffermare la superiorità del capitalismo di libero mercato rispetto al neoliberismo, vale a dire a quel corporativismo di cui Klaus Schwab incarna l'essenza.
Le sue esternazioni in quel di Los An
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