Argentina: la “dollarizzazione endogena” con concorrenza tra valute sembra ormai avviata

di AGUSTIN ETCHEBARNE L'uscita dal controllo dei cambi (CEPO) e il passaggio a un regime di fluttuazione del peso entro bande ha rappresentato un passo avanti positivo, oltre che un avvicinamento a una maggiore chiarezza riguardo al sistema monetario cui mira il governo di Javier Milei. Si tratta di un puzzle al quale mancano ancora, o forse avanzano, alcuni pezzi. Nell’accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) che ha accompagnato l’ultimo esborso, è stato incluso l’impegno a raggiungere un livello di riserve nette di 5 miliardi di dollari entro il 13 giugno prossimo. Ma al di fuori di tale accordo, le autorità nazionali si sono autoimposte una regola per dare maggiore purezza e credibilità a una fluttuazione libera. Compreranno dollari solo se il loro prezzo libero scenderà al di sotto del limite inferiore della banda (1000 pesos per dollaro), oppure li venderanno se supera il limite superiore (1.400 pesos per dollaro). Questi limiti, inoltre, verranno spostati o