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Autonomia differenziata e le solite polemiche dei parassiti costituzionalisti

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di MATTEO CORSINI Se una persona crede coerentemente nel principio di non aggressione, deve necessariamente sostenere il diritto di ogni individuo di fare ciò che vuole con ciò che legittimamente gli appartiene, sempre a condizione che ciò non comporti l'inizio di un'aggressione alla proprietà altrui. Ne consegue che ogni relazione e associazione tra individui dovrebbe avvenire solo su base volontaria. Partendo da questo presupposto, è chiaro che il dibattito sulla autonomia differenziata risulti abbastanza indigesto. Il tutto anche sposando il punto di vista di Ludwig von Mises che riteneva che il diritto alla secessione fosse in capo a ogni individuo, ma che per motivi pratici avrebbe potuto essere esercitato solo da gruppi di persone. Ho letto critiche alla Legge Calderoli sia da parte di chi ritiene che non faccia abbastanza per una reale autonomia, sia da parte di chi paventa la disintegrazione dell'unità nazionale. Devo dire che complessivamente trovo più convince
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1 COMMENT

  1. Mi pare che il Pd e l’Unione Europea si siano espresse contro l’autonomia differenziata. Rimane sempre la regola che per essere certi di essere nel giusto ed agire per il bene dei cittadini si debba sempre fare esattamente il contrario di quel che dicono il Pd e la Ue, quindi avanti con l’autonomia differenziata.

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