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Berlusconi, il guitto della neolingua che lascia e si ricandida

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di PONGO

Se devo dire quello che penso sinceramente, a me sembra una figura  da povero pirla (e che altro ci si poteva aspettare?) a livello però mondiale.  Ma voglio provare ad  usare un tono  più romantico e sentimentale, come se fosse una metafora, anche patetica e triste.  Immaginiamo che, e non si è troppo lontani da quello che Lui si sente di essere,  di trovarci  nel mondo dello spettacolo o meglio  dell’avanspettacolo di una volta, però nella forma più squallida, becera e ignobile. Lui si considera sempre un grande attore, un istrione.  Ma ormai da tanti anni la realtà lo ha indicato come  un guitto, il più straordinario guitto.

Cos’è un guitto? E’ un attore da strapazzo,  miserabile e cialtrone. Mentre lui è convinto tuttora  che questa sua ultima performance (parlo del giorno precedente alla sua condanna per grande frode fiscale) sia stata un atto di coraggio e generosità.  Esattamente come un anno fa quando, cedendo il palcoscenito al nuovo Premier Monti, si convinse di essere l’attore più nobile, generoso ed altruista del mondo. Anche mercoledì scorso, appunto, togliendosi dal gioco della leadership del suo partito Pdl  si è considerato il primattore che saggiamente lascia il palcoscenico agli esordienti. Ricordiamo che un anno fa lasciò la scena dicendo: “Quanto sono bravo!! Anche se ho vinto le elezioni a pieni voti, solo un generoso come me può farsi da parte”. Ma vi rendete conto di che pasta è fatto tale attore protagonista, simulatore e commediante ipocrita?

Un caro amico, molto vicino a me e a tutti coloro che leggono le pagine di questo giornale on line da qualche tempo mi ha rinfrescato il significato della neolingua, concetto che si può far risalire al 1984 di Orwell. Che cos’è la neolingua?  E’ una lingua diciamo artificiale che tende a sostituire la vecchia visione del mondo e del significato  tradizionale delle cose con nuove verità , false e subdole  con finalità di potere.  Purtroppo, la persona a cui mi riferisco, non è la sola ad usare questi trucchi squallidi,  ma sono sempre più  i politici ad usufruirne, compreso chi l’ha sostituito.  Nel Suo caso, quella che Lui considera “generosità e buon senso” nel mettersi da parte un anno fa come Primo ministro e ora non candidandosi, in realtà è la misera constatazione di non saper fare niente, di essere stato un pessimo statista, di aver fatto un enorme male al nostro e al suo Paese, di essere  ignorante come una capra, impreparato e presuntuosissimo. Inoltre dii aver fondato un partito e di averlo anche distrutto,  ed ora rinunciando alla candidatura, oltre al resto, di essere diventato anche vecchio, odioso e sempre più rincoglionito.

Tornando alla metafora-spettacolo, diciamolo, si è trattato di un pessimo attore che credeva di avere qualità  come capocomico,  rimanendo sul palcoscenico del nostro Stato per tantissimi anni. La cosa paradossale è che, uscendo dalla metafora dello spettacolo, la cosa migliore che ha saputo  fare  proprio  come politico   è  effettivamente quella di essere un grande attore, che con presenza scenica e battutine sapeva convincere il pubblico, cioè gli elettori, a votarlo.

L’ultimo atto di questa farsa è giunta il giorno dopo, con la condanna per  frode fiscale  che gli ha permesso di costituire enormi ricchezze all’estero, fregando non solo l’Italia, la sua Italia, ma anche la stessa  Mediaset, la sua Mediaset. Ora con la sua non candidatura, vedremo che spettacolino ci rappresenteranno i suoi allievi o meglio i pagliaccetti che gli voglion tanto bene. Nel ’94 prendevo parte quotidianamente  alla  trasmissione Rai “Dove sono i Pirenei?” in cui si affrontava ogni giorno un argomento ed io canticchiavo un blues ironico sui fatti d’attualità. Lui era da poco “sceso in campo” e  per giunta vinto le elezioni. Io cantai: “…che masochisti siamo noi Italiani, abbiamo fatto vincere Berlusconi…”. Chissà, forse perché  essendo del mestiere, attenzione non politico ma  attore, capìì subito che quel Silvio era proprio un pessimo e  squallido guitto da  brutto avanspettacolo. E ora ha detto che si ricandida…

 

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10 COMMENTS

  1. Ma accusare Berlusconi dell’uso della neolingua?!
    Va bene che non sapevi nemmeno cosa fosse la “neolingua” fino a mezz’ora fa, Pongo, ma stai attento a cosa dici.
    Campioni della neolingua sono da sempre i sinistri, pronti a mascherare la realtà dietro ad etichette fasulle. Informati bene, perdindirindina. Questo accusa proprio non si attaglia al Cav. Il Berlusca è uno che ha sempre detto pane al pene e…ccetera eccetera. Ciao.

    • Beh, lo stupro maggiore del termine liberalismo lo ha fatto proprio Berlusconi. Quindi, Pongo ha solo ragione. Il nano di Arcore ha trasformato il liberalismo (la rivoluzione liberale) in un insulto all’intelligenza, macchiettismo politico, lòadrocinio organizzato, parassitismo a go-go.

  2. Io invece piuttosto di preoccuparmi della figura da povero pirla o meno di Berlusconi preferisco non perdermi lo spettacolo che offriranno Bersani, Casini, Fini, Napolitano, Vendola e quanti altri se Berlusconi riesce effettivamente in pochi giorni a sfiduciare il governo Monti. Erano tutti convinti di aver archiviato Berlusconi, invece è proprio la magistratura nelle loro mani ad aver rotto le uova nel paniere!
    Magari da lunedì l’isterismo è talmente grande, che faranno tutto da sé, magari con un piccolo aiutino da parte della finanza internazionale…

  3. @lory.
    “Inoltre” si scrive senza apostrofo! (eccheccazzo, almeno l’itagliano…)

    @Pongo.
    Sig. Pongolini, che “flash”! Non ricordavo nemmeno che lei esistesse. Dopo la sua ectoplasmica apparizione a DriveIn nel Paleozoico o giù di lì ho ceduto il televisore (non per colpa sua, stia tranquillo) e non ho più guardato la TV.
    Vedere apparire qui la sua impronta fossile mi ha dolorosamente ricordato da quanto tempo calco la superfice del pianeta. Ma non è questo il punto. Il punto è l”unto”.
    Premesso che concordo che sia un errore affidare la guida di un (qualunque) paese ad un “guitto” le ricordo la quantità di “buffoni” che volevano lo stesso suo (di lui) posto. Non è che ci fosse tutta ‘sta scelta allora. O non si ricorda? Certo che da me il “guitto” non ha mai avuto un voto ma non riesco nemmeno a biasimare chi (ipnotizzato dalle sue 59 emittenti) gli abbia concordato fiducia pur di non vedere dei “buffoni” al suo (di lui) posto.
    Effettivamente ha sprecato più di una occasione e tradito più di una fiducia (la mia no, giallosapevo), però l’interrogativo corretto sarebbe: perchè gli italiani (ancorchè mesmerizzati dalle sue di lui 114 emittenti&giornali) abbiano preferito sostenerlo piuttosto che vedere la “compagnia” (cioè formazione di compagni) concorrente tentare di intrattenerci?
    Forse le commedie sono più gradite delle tragedie? Anche se sappiamo già che si ride amaramente?
    Lo scopriremo presto: alle prossime audizioni… pardon: elezioni, per il teatrino che comincia nel 2013 (sempre che si tengano) oltre al “guitto” e ai “buffoni” ci sarà anche un Comico. Uno che lo fa di mestiere, un Comico vero (si tranquillizzi, non parlo di lei). Staremo a vedere; in questi ultimi anni abbiamo riso per non piangere mentre ora stiamo solo piangendo. Adesso vorremmo un po’ di noia, o l’intervallo, per favore.
    Auguri per la luminosa carriera (suona ancora la chitarra coi guantini a mezzedita?).

  4. Penso! Se un guitto, attore da strapazzo, miserabile e cialtrone come sopra descritto, è riuscito a dare lavoro a circa Cinquantamila persone. Penso che con al stragrande maggioranza di attori, non guitti, che abbiamo in Italia, sono sicuro che elimineremo la disoccupazione dall’ Italia in brevissimo tempo. Dove sono i pirenei adesso?

  5. Lungi da me l’idea di difendere Berlusconi , ma lei si è mai guardato allo specchio ed ha mai fatto uno straccio di esame di coscienza ? Candidato al premio Nobel !

    • Lungi da me l’idea di offendere un vegliardo, ma si rende conto che Pongo fa il comico, guadagna da attor comico, si sbatte per avere spazi e scritture, senza pretendere di governare il Paese né di rappresentarci all’estero !

      Pongo non ha forse raggiunto i massimi livelli, certamente altri colleghi vanno per la maggiore, però la sua attività è dignitosa e pulita !

      Pongo non ha dato e non dà certo lavoro a decine di migliaia di persone, ma non mi sembra questo l’unico metro di giudizio di un uomo! Vogliamo far cenno, senza alcun riferimento e solo per esempio, all’enorme quantità di dipendenti di tanti delinquenti internazionali ?

      Pongo non sarà mai candidato al Nobel: han già premiato Fo, di altra parrocchia !

      Si ricordi, caro vecchio, che quando Pongo riesce a far ridere o sorridere compie un’azione meritoria, che ci rasserena, mentre quando Silvietto ha fatto ridere o sorridere il mondo è riuscito solo a sputtanarci tutti, indistintamente, padani ed insulari, giovani e vecchi !

      Lombardi -Cerri, si faccia un esame di coscienza: tempus fugit !

      Bambole, non c’è una lira !

  6. è vero è una canaglia, ma i sinistri come ipocrisia e malafede sono molto peggio quelli in’oltre sono dei buoni a nulla e spesso di fanno mantenere dal popolino.

    • Trovarne uno normale, no ?
      Possiamo solo scegliere tra i sinistri buoni a nulla mantenuti dal popolino e quelli che scrivono ” in’ oltre ” ?
      Gente normale, no ?

      Che sfiga !

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