di LEONARDO FACCO
C'è sempre, quotidianamente, qualche parassita (soprattutto liberale) che, indossati i panni dell’italiano vero (a spese dei contribuenti però), assurge a paladino della lotta contro chi non ama pagare le tasse e, sulla base di qualche studio farlocco, ammonisce: “Dobbiamo stringerci attorno a coloro che combattono l’evasione. Chi evade è un traditore della Patria”.
Di botto, i trinariciuti si levano tutti in piedi ad applaudire 'sta minchiata, a cui si aggiunge la generale standing ovation del cittadino medio (il questuante) con la bava alla bocca procurata dall'invidia. Da Befera in poi, chi vive dei soldi dei contribuenti si augura anche di peggio, pur di giustificare il suo ruolo di satrapo: "E' ora di abolire il contante per combattere l'evasione",è il mantra più gettonato. I "Grandi Fratelli" dell'Agenzia delle Entrate prefigurano istituzione sempre più stringenti affinchè un'unica, immensa banca dati metta insieme, con un solo clic,