di NICOLA ROSSINI
Come inizia una dittatura? Da cosa ci si rende conto di ritrovarsi dentro un regime? Quali sono le prove che ormai si è imboccata la deriva totalitaria?
Nel ventesimo secolo, era più semplice e immediato. Un colpo di stato, una rivoluzione armata, spesso con omicidi di avversari politici e con la messa al bando degli stessi. Col tempo, i regimi palesi e sanguinari hanno dimostrato di poter avere vita breve. E il motivo è abbastanza semplice: la violenza brutale e cieca dà troppo nell’occhio ed incontra il consenso di una parte troppo limitata della popolazione. Tutti gli altri storcono la bocca, se possono manifestano dissenso, si organizzano, e alla fine, magari con aiutini di regimi esterni, vincono, rovesciando il regime “palesemente dittatoriale”.
Il potere, per sopravvivere a lungo, necessita del consenso, più o meno espresso, dei sudditi. Negli anni, quindi, ha sviluppato e sta sviluppando meccanismi sempre più sofisticati di ottenimento e m
pardon, era”a distanza di un anno”
Tassa di un anno possiamo dire che gran parte delle sue profezie si sono avverate però la gente continua a essere rincoglionita.
La maggior parte della gente non è sufficientemente intelligente per capire come vanno davvero le cose.
E per colpa dei beoti poi ne faremo tutti le spese. Vanno dietro alle cavolate che ci propina la tv manipolatrice di menti deboli e stupide.
Il vero dramma del mondo non sono tanto i malvagi che tramano dietro le quinte per la nostra rovina. Il vero problema sono gli stupidi, gli utili idioti.
È uno schifo che nessuno o quasi voglia aprire gli occhi, la vera pandemia è la stoliditá imperante, per fortuna, ma per questo non c’è da esultare troppo c’è ancora qualche sporadica voce fuori dal “gregge” che mantiene la lucidità per un’analisi oggettiva della situazione.
Ottimo articolo. Purtroppo mi sa che è proprio quello che sta succedendo.