di RAINER ZITELMANN
In tutto il mondo, gli anticapitalisti sono al momento tutti uniti nella speranza che la crisi scatenata dal coronavirus possa finalmente annunciare la tanto attesa fine del capitalismo. Sia negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia o in Germania, gli intellettuali anti-capitalisti di tutto il mondo hanno sempre sostenuto le stesse argomentazioni: in precedenza speravano che la crisi finanziaria globale del 2008 avrebbe innescato il crollo del sistema capitalistico. Ma allora, almeno secondo il loro ragionamento, il capitalismo e il neoliberalismo riuscirono a salvarsi ancora una volta. Questa volta, sostengono, potrebbe - e dovrebbe - essere diverso.
La "proprietà sociale" e la "democratizzazione" del potere economico
Lo storico e sociologo americano di sinistra Mike Davis ha identificato nella crisi attuale l'opportunità perfetta per individuare le grandi aziende farmaceutiche come capri espiatori della pandemia. Il loro potere, sostiene, deve ess