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Covid, il cts continua a fregarsene delle cure domiciliari

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di ARTURO DOILO Non è assolutamente vero che il professor Luigi Cavanna (pioniere delle cure domiciliari Covid) abbia avuto offerte dal CTS per farne parte. Tantomeno ha avanzato alcuna pretesa, come confermatoci personalmente: "Mai chiesto di fare parte di nessun CTS, da un lato e dall’altro nessuno gliel’ha chiesto. Bisogna evitare di far girare notizie false". Le Fake news, ormai, sono la regola per mantenere alta la narrativa terroristica covidiana, rappresentano la linea guida della stampa igienica italiana, impegnata ad evitare che escano notizie vere sulla tragica farsa pandemica e prostrata a quell'agglomerato di scientisti al servizio del Ministro della Salute, che ancora oggi prevedono un protocollo di cura (che oserei definire "di morte") basato sulla "vigile attesa e l'uso di Tachipirina". Ad oggi, nonostante le sentenze del Consiglio di Stato e del Tar, il Comitato Tecnico Scientifico nega l'importanza dell'idrossiclorochina, dell'eparina e degli antivirali come
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2 COMMENTS

  1. Il dottor Cavanna si chiede che vantaggio avranno i detentori del potere a continuare con questa situazione. Hitler che vantaggio ha ottenuto? Questi sono malati di mente, come tutti i tiranni e gli aspiranti tali. E per le loro psicosi non c’è antidoto, vaccinale o farmaceutico, che tenga.

    • Concordo, questi si fanno domande idiote, senza comprendere le dinamiche del potere e le potenzialità degli psicopatici

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