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Covid, il cts continua a fregarsene delle cure domiciliari

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di ARTURO DOILO

Non è assolutamente vero che il professor Luigi Cavanna (pioniere delle cure domiciliari Covid) abbia avuto offerte dal CTS per farne parte. Tantomeno ha avanzato alcuna pretesa, come confermatoci personalmente: “Mai chiesto di fare parte di nessun CTS, da un lato e dall’altro nessuno gliel’ha chiesto. Bisogna evitare di far girare notizie false”.

Le Fake news, ormai, sono la regola per mantenere alta la narrativa terroristica covidiana, rappresentano la linea guida della stampa igienica italiana, impegnata ad evitare che escano notizie vere sulla tragica farsa pandemica e prostrata a quell’agglomerato di scientisti al servizio del Ministro della Salute, che ancora oggi prevedono un protocollo di cura (che oserei definire “di morte”) basato sulla “vigile attesa e l’uso di Tachipirina”. Ad oggi, nonostante le sentenze del Consiglio di Stato e del Tar, il Comitato Tecnico Scientifico nega l’importanza dell’idrossiclorochina, dell’eparina e degli antivirali come farmaci per la cura rapida, e a casa, dell’infuenza causata dal Sars-Cov-2.

«Certo – commenta alla rivista la Bussola l’avvocato Erich Grimaldisperiamo che a Cavanna venga offerta la possibilità di poter partecipare a qualche gruppo di lavoro. Il fatto, poi, che sia entrato nel comitato il presidente dell’Aifa Palù ci dà qualche speranza». Un ottimismo che pare infondato, dato che da quando è arrivato alla guida dell’Aifa, Palù ha smesso di prendere posizioni pubbliche a favore di un investimento terapeutico sulle cure domiciliari, vanificando le tante affermazioni fatte in precedenza.

All’ematologo ed oncologo Luigi Cavanna, testimonial della campagna per il Nobel della Fondazione Gorbaciov, va il  merito di aver dimostrato grandissima forza durante la pandemia, a lui si deve la domiciliarità delle cure dei pazienti affetti da Covid.  Dal 21 febbraio, giorno in cui sono stati confermati i primi 16 casi a Codogno, a pochi chilometri da Piacenza, la città è stata tra le prime ad affrontare le urgenze con tutto il corpo sanitario, il quale è candidato al Nobel.

QUI UN’INTERVISTA DI LEONARDO FACCO AL PROFESSOR CAVANNA

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2 COMMENTS

  1. Il dottor Cavanna si chiede che vantaggio avranno i detentori del potere a continuare con questa situazione. Hitler che vantaggio ha ottenuto? Questi sono malati di mente, come tutti i tiranni e gli aspiranti tali. E per le loro psicosi non c’è antidoto, vaccinale o farmaceutico, che tenga.

    • Concordo, questi si fanno domande idiote, senza comprendere le dinamiche del potere e le potenzialità degli psicopatici

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