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Covid, l’Istituto Superiore di sanità manipola le statistiche

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di MARIETTO CERNEAZ

L’Istituto superiore di sanità è un ente di truffatori, che mistifica le statistiche sul Covid, esattamente come stanno facendo molti medici che raccontano balle dalla mattina alla sera.

Secondo ISS i non sierati si contagiano di più dei sierati, ma esponiamo la truffa mostrata nella Tabella 5 del  bollettino del 5 marzo 2022: se guardiamo il rischio relativo appare che una persona nella fascia 40-59 anni, non vaccinata, ha 1.7 volte le possibilità di infettarsi di un trattato con 2 dosi di recente, 2.2 di un trattato da oltre 120 giorni e 3.2 quelle di un trattato con 2dosi+booster.

Vediamo, sotto, i dati della UK Health Security Agency, nella tabella 13 del bollettino relativo alle stesse due settimane del Bollettino dell’ISS Istituto per lo Studio delle Sci(eme)nze.

Ebbene, il rischio relativo nella fascia tra 50 e 59 anni dimostra che una persona non vaccinata ha lo 0,32 di probabilità di infettarsi rispetto ad un vaccinato con tre dosi.

Insomma, gli italici mentitori dicono 3,2 volte, gli inglesi, 0,32. Qui trovate l’analisi completa (Vedi qui). Ecco il motivo per cui il governo inglese ha tolto ogni restrizione e smesso di vaccinare i sanitari, che non sono mai stati obbligati, peraltro.

A norma, raccontare il falso dovrebbe configurare alcuni reati penali non di poco conto.

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1 COMMENT

  1. Non è l’unico dato in contrasto con quelli di tutto il resto del mondo, evidentemente ritengono che l’influenza cinese sia in realtà italiana. Anche sui dati dei decessi mi sembra che ci sia chi voglia giocare sporco in modo estremo. Su un quotidiano leggo di presunte centottantamila persone decedute “in più rispetto alla media”. Già il virgolettato, non citando la media, si rivela sospettabile; tanto più che lor signori sono abituati a confondere il dato matematico della media con quello della mediana. La cifra, poi, comprende i decessi da gennaio 2020 a febbraio 2022. Quindi, non calcolando il tutto su base annua ma su somma totale, siamo già in presenza di una cifra reale di ottantamila che unita al primo bimestre dell’anno corrente si riduce ancora a settantaduemila. I dati sono mischiati tra ISS e ISTAT in modo da generare ancora maggiore confusione nella lettura. In passato hanno ammesso di avere conteggiato solo l’ottantasette per cento della popolazione perché i dati rimanenti compromettevano le loro cifre: rei confessi. In più il confronto è con il quinquennio 2015 – 2019 continuando a rifiutare la comparazione tra 2019 e 2020. E a non considerare le migliaia di persone che si sarebbero salvate se invece degli antipiretici (“tachipirina e cretinissime attese”) fossero sati somministrati antinfiammatori. Non mi si contesti in merito a tale affermazione il fatto di non essere laureato in medicina perché in tutti gli anni precedenti ogni medico, compresi quelli che oggi si smentiscono in televisione, lo avevano sempre affermato. La finalità delle cifre farlocche è ancora da rei confessi quando si sostiene che la registrazione dei dati peggiori afferirebbe al primo quadrimestre 2021 “quando le somministrazioni (del siero miracoloso, nota mia personale) erano appena iniziate solamente su una piccola percentuale della popolazione”. Menzogna anche questa perché ci fu una scriteriata corsa all’inoculazione da parte di milioni di babbei. Ma secondo me non è tutto qui. Ho il sospetto che ci siano ulteriori falsificazioni di dati che non ho la possibilità di verificare. Mi auguro che la Redazione e lo stesso Marietto Cerneaz possano approfondire la questione. L’articolo l’ho trovato sulla copia cartacea del quotidiano romano IL TEMPO (la cui proprietà risulta intestata a un farmaceutico parlamentare di Forza Italia, alla faccia della rivoluzione liberale) ed è stato pubblicato giovedì 3 marzo 2022. E’ stampato al termine della seconda pagina con firma di Andrea Capello. Tra i miei persecutori psicopatici c’è già chi ha ironizzato alla romana dicendomi “e che stai a guardà’ ‘r …Capello?” Sì, lo guardo e inorridisco. Il titolo, qualora fosse reperibile anche nella versione telematica. è “Col virus 180mila morti in più rispetto alla media”. E’ sovratitolato “IL DATO” ma il giornale si è dimenticato di aggiungere l’aggettivo “finto”. Purtroppo non posso scansionare l’articolo e inviarlo a Il Miglio Verde, spero comunque si possa allargare l’inchiesta anche verso questo aspetto. Che non ritengo, forse a torto, di infima importanza. Altro che “guardà’ ‘r capello”.

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