di MATTEO CORSINI
Non passa giorno, ormai, senza che spunti un nuovo diritto creato dal nulla, con annessa illusione di gratuità. L'altra faccia della medaglia è che l'esercizio di tale diritto da parte di chi ne diventa titolare comporta un obbligo, il più delle volte sotto forma di tassazione in senso lato, da parte dei non aventi diritto. Perché di gratis non c'è nulla che non sia illimitato in natura.
Da ultimo il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha stabilito che la pillola anticoncezionale dovrà essere gratuita per tutte le donne. Questo nuovo "diritto" dovrebbe avere un costo a carico dello Stato, ossia dei pagatori di tasse, di 140 milioni l'anno.
Parlando di questi provvedimenti, Giovanna Scroccaro, presidente del Cpr, ha precisato che hanno "voluto portarli a termine prima della scadenza", prevista per l'estate. La maggioranza di governo era infatti contraria, mentre tutti i sinistrorsi hanno plaudito all'iniziativa. Bont