Non passa giorno, ormai, senza che spunti un nuovo diritto creato dal nulla, con annessa illusione di gratuità. L’altra faccia della medaglia è che l’esercizio di tale diritto da parte di chi ne diventa titolare comporta un obbligo, il più delle volte sotto forma di tassazione in senso lato, da parte dei non aventi diritto. Perché di gratis non c’è nulla che non sia illimitato in natura.
Da ultimo il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha stabilito che la pillola anticoncezionale dovrà essere gratuita per tutte le donne. Questo nuovo “diritto” dovrebbe avere un costo a carico dello Stato, ossia dei pagatori di tasse, di 140 milioni l’anno.
Parlando di questi provvedimenti, Giovanna Scroccaro, presidente del Cpr, ha precisato che hanno “voluto portarli a termine prima della scadenza“, prevista per l’estate. La maggioranza di governo era infatti contraria, mentre tutti i sinistrorsi hanno plaudito all’iniziativa. Bontà sua, Scroccaro ha precisato che “sono stati valutati, all’interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi, individuate e divise per “generazione”, i prodotti meno cari, che sono stati resi gratuiti.” Stando al Cpr, in Italia c’è “uno scarso ricorso alla contraccezione e questo ora potrà cambiare.“
Come ogni diritto fiat, anche questo non avrebbe ragione di essere, proprio perché l’esercizio da parte di qualcuno comporta la violazione del principio di non aggressione. Ma non voglio fermarmi alla critica libertaria.
Anche chi libertario non è,dovrebbe a mio parere storcere il naso. E non tanto (o non solo) per il costo del provvedimento, quanto per il fatto che non pare proprio che il problema impellente dell’Italia sia la carenza di contraccezione.
Nelle stesse ore in cui usciva questa notizia, si apprendeva anche dell’ennesima certificazione del calo demografico in corso da parte dell’Istat, secondo cui, di questo passo, la popolazione italiana si ridurrà a meno di 50 milioni nel 2070. Il che, tra l’altro, comporterà la definitiva implosione di quell’enorme schema Ponzi coercitivo che si chiama previdenza sociale.
Insomma: anche senza fare grande ricorso alla pillola anticoncezionale, a sud delle Alpi il problema non parrebbe essere quello di un eccesso di gravidanze indesiderate.
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