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Dopo 40 giorni in ospedale vi racconto qualche scomoda verità

Da leggere

di VALENTINA CAVINATO

Ho “intervistato” il personale sanitario dell’ospedale in cui ho trascorso quaranta giorni (sono stata ricoverata in quattro diversi reparti: terapia intensiva, unità coronarica, cardiologia e cardiologia riabilitativa). È esattamente come ho sempre affermato:
  • Il 99,9% dei sanitari si è bucato con convinzione e lo rifarebbe, anzi, molti si sono già fatti la 4ª dose (che non è obbligatoria).
  • Non credete a tutti quelli che vi dicono “mi hanno obbligato, altrimenti non potevo lavorare”. Per trovare un sanitario che si è davvero bucato controvoglia, dovete andare in giro a cercarlo con il lanternino di Diogene. Non fatevi prendere per il culo! (Personalmente ne conosco solo due).
Ho “intervistato” anche i pazienti ricoverati, i loro parenti e persino le donne con la divisa rossa che venivano a fare le pulizie. Ho tastato il terreno, tanto non avevo niente da fare dalla mattina alla sera. L’ho fatto senza lasciar minimamente trasparire il mio pensiero, anzi, spesso mi fingevo “una di loro”, così si aprivano di più. La massa di idioti che si è bevuta tutto su questo coronavairus, che si è lasciata terrorizzare e che ha fatto gratuitamente da cavia con i sieri, se ne fotte completamente di quello che sta emergendo.
Anche chi conosce direttamente delle vittime, riesce a negare l’evidenza e a trovare mille scuse.
  • “È troppo stupido pensare che abbiano agito contro di noi, non può essere. Tutto quello che hanno fatto, lo hanno fatto per il nostro bene.”
  • ”Era una cosa nuova e i medici, poverini, non sapevano cosa fare.”
Ma grandissime teste di cazzo, tutti i medici (sono migliaia!) che hanno curato e guarito DA SUBITO i loro pazienti cosa sono, extraterrestri? I Medici bravi venivano addirittura sospesi! Eppure anche davanti a questa assurdità la massa non si è posta nessuna domanda.
La magistratura è “latitante” e collusa? Se la massa si ribellasse, la musica cambierebbe parecchio. La massa di idioti, gli ubbidienti, ancora oggi difende i criminali assassini. Siamo solo in quattro a volere una Norimberga2! E tralascio gli elogi che ho sentito indirizzare a Conte e a Speranza da parte del personale sanitario, perché non mi credereste. Il problema principale è sempre la massa, senza la complicità della massa i criminali si sarebbero attaccati al cazzo fin dall’inizio. Il loro piano sarebbe fallito, come fallì quello dell’H1N1 nel 2010 in Francia, dove il ministro Roselyne Bachelot dovette buttare nel cesso 96 milioni di dosi di vaccino (io stessa stracciai i buoni per le due dosi, ricevuti per posta).
C’è stata solo un’infermiera che mi ha preso da parte e mi ha detto: “Dopo la 2ª dose non mi sono sentita bene, ma poi dopo la 3ª ho cominciato ad avvertire qualche problema al cuore.” Mi dice che è andata dal medico del reparto, dove lavora da molti anni, a riferire i sintomi. Il medico: “Non penserà anche lei che sia colpa dei sieri?”
Al che l’infermiera gli dice: “Scusi dottore, lavoriamo in questo reparto di cardiologia da molti anni, quando mai abbiamo visto pazienti così giovani?”. Il medico non ha più aperto bocca.
In unità coronarica ho visto che oltre una vetrata alla mia destra, c’era un tizio molto giovane. Chiedo e mi dicono che ha 33 anni, ne dimostrava meno. Non essendo vicini di letto, non riuscivo a comunicare con lui. Un giorno passa davanti al mio letto in sedia a rotelle, lo stavano portando a fare un esame. Mi sorride e mi saluta, al che approfitto.
“Ciao, cosa ti è successo? Sei così giovane.”
“Non saprei, ero sanissimo, facevo sport e improvvisamente ho cominciato ad avere problemi cardiaci, miocardite e altro. Ora mi devono impiantare un pacemaker.”
Visto che chi sta spingendo la sedia a rotelle ha aumentato il passo, gli chiedo velocemente quante dosi abbia fatto. “Ne ho fatte tre e lei?”. Ho risposto solo con un sorriso, dicendo che poteva darmi del tu, anche se ho quasi sessant’anni. Non credo che abbia capito.
Tra pochi mesi diventerà padre e spero che gli vada tutto bene. Ne ho viste e sentite di tutti i colori, MA NESSUNO PARLA!

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