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Drammatica inversione della curva dei rendimenti. Goldman: gravi rischi di recessione

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di TYLER DURDEN

Alla luce dei segnali stagflazionistici di questa mattina, con un crollo della disoccupazione (che apre una finestra alla FED per agire da “falco”), un’impennata dei guadagni (pressione inflazionistica in aumento) e un crollo dell’ISM Manufacturing (produzione e nuovi ordini in calo, prezzi pagati in salita), il mercato si è affrettato a valutare una FED più aggressiva quest’anno (ora si aspetta almeno altri 9 aumenti dei tassi di 2bps entro fine anno), ma allo stesso tempo, prevedendo un drastico taglio dei tassi l’anno successivo.

 

Il messaggio – forte e chiaro – è che le azioni anti-inflazionistiche della Fed porteranno ad una recessione, cosa che assicurerà una rapida de-escalation della Fed e un ritorno al QE.

Mentre pochi ne parlano in pubblico – e il presidente Biden ci ha appena detto quanto sia fantastico gongolando per l’aumento dei posti di lavoro (che rappresenta semplicemente persone a cui il governo permette di riavere i loro vecchi posti di lavoro pre-COVID) – una recessione sta arrivando più velocemente di quanto i regolari accumulatori di asset e i truffatori di commissioni vorrebbero ammettere.

Michael Hartnett di Bank of America è stato recentemente abbastanza coraggioso da dichiarare che si aspetta una recessione entro la seconda metà del 2022, e proprio questa mattina, un gigante di Wall Street come Goldman Sachs ha aumentato il rischio di recessione per l’anno successivo al 38% (con alcuni dettagli molto più inquietanti che si trovano nascosti nel loro modello).

Da soli, vari segmenti della curva dei rendimenti che storicamente sono stati indicatori di recessione relativamente affidabili, implicano probabilità molto diverse di recessione entro i prossimi 24 mesi. Questa divergenza insolitamente forte nelle probabilità implicite per segmento della curva è un altro indicatore in merito alla struttura insolita dell’attuale curva dei rendimenti: molto ripida nella parte anteriore della curva, ma piatta/invertita più in lontananza.

La combinazione degli indicatori in un unico modello non sorprende che migliori la capacità di prevedere le recessioni ed implica che il mercato sta attualmente valutando le probabilità di recessione ampiamente coerenti con la forma della curva – quasi nessuna possibilità di recessione nei prossimi 12 mesi, ma un rischio maggiore di recessione (38%) nell’anno successivo.

 

Cosa dice quindi il mercato di tutto questo? Niente di buono.

Lo spread tra i 2 ed i 10 anni è crollato verso l’inversione questa mattina.

E lo spread tra i 5 ed i 30 anni è ora invertito in modo drammatico.

E quello tra i 2 ed i 30 anni si è invertito per la prima volta dal 2007.

E per tutti quelli che cercano di distrarre la vostra attenzione sottolineando la ripidità attuale dello spread tra i 3 mesi ed i 2 anni, ecco come appare la curva dei rendimenti ora… e tra un anno…

Il che lascia la curva dei 2-10 anni invertita di 50 punti base in un anno secondo la curva forward…

Il che lascia la curva dei 2-10 anni invertita di 50 punti base in un anno secondo la curva forward…

Goldman si copre nella conclusione, non volendo spaventare i suoi clienti naturalmente, spiegando che il loro team economico statunitense ha anche notato che mentre vedono il rischio di una recessione negli Stati Uniti quest’anno come più alto rispetto a un anno medio, una recessione, se dovesse verificarsi, sarebbe probabilmente lieve per gli standard storici in quanto l’economia non ha grandi squilibri finanziari che esacerberebbero un rallentamento.

Eppure, una recessione è una recessione, e non si può essere incinta a metà… anche dalla tabella di Goldman riportata sopra, il mercato azionario statunitense è completamente slegato da questo rischio di recessione, accecato dal suo desiderio di mantenere vivo il sogno (e offrendo a tutti quei pezzi grossi il costante ritornello di “beh, come possiamo essere sull’orlo della recessione quando le azioni sono così vicine ai massimi storici?”). Abbiamo davvero bisogno di mostrarvi dove erano le azioni nel 2000 (prima della recessione), nel 2007 (prima della recessione) e all’inizio del 2020 (prima della recessione)?

Qui, l’articolo originale:

  • https://www.zerohedge.com/markets/yield-curve-inverts-dramatically-goldman-sees-recession-risks-soaring
  • Possibili contenuti aggiuntivi per comprendere meglio l’inversione della curva dei rendimenti:
    ⦁ https://www.investopedia.com/terms/i/invertedyieldcurve.asp
    ⦁ https://www.investireoggi.it/economia/inversione-della-curva-negli-usa-e-un-segnale-allarmante-piu-che-mai/
    ⦁ https://www.youtube.com/watch?v=oW4hfaiXKG8
    ⦁ https://mises.org/wire/inverted-yield-curve-and-recession
    ⦁ https://mises.org/wire/inverted-yield-curves-recessions-and-you

TRADUZIONE DI NORMAN FACCO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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