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Ecco il 118° segnale della ripresa: record di bollette e rate mutui non pagati

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bolletta-gasdi LUIGI CORTINOVIS

Va talmente bene l’economia che le famiglie che non riescono a pagare le bollette han fatto segnare record su record di insoluti.

Riporta il sito SOS Tariffe: “L’ammontare di bollette e rate non pagate nel 2014 è comparabile a quello di una manovra economica, affermano sul giornale. E’ una cifra record di 56,2 miliardi, che è quasi quadruplicata dal 2007 al 2014 e aumentata del 16% rispetto al 2013. Complessivamente si tratta di 40,6 milioni di pratiche affidate alle società di recupero, in crescita del 4% rispetto al 2013.

Sono dati Unirec (Unione nazionale delle imprese a tutela del credito) che in collaborazione con IlSole24Ore verranno presentati il prossimo giovedì a Roma.

Ogni anno recuperare quelle somme è più difficile: l’anno scorso soltanto il 17,2% dei debiti arretrati, che equivalgono a 9,6 miliardi, è stato saldato, con un tasso medio di successo in diminuzione di 14 punti rispetto al 2007.

«Ancora una volta – afferma Gianni Amprino, presidente di Unirec – i dati sono lo specchio dell’economia del Paese: raccontano la difficoltà delle famiglie a onorare gli impegni e delle aziende a corto di liquidità. Recuperando quelle somme il nostro settore contribuisce alla tenuta del sistema-Italia e impedisce che il costo del mancato incasso si trasferisca sui consumatori con un aumento delle tariffe o dei costi».

Ma c’è una buona notizia, per la ripresa: le morosità in aumento anche nel 2015. Secondo gli specialisti Unirec nel 2015 la morosità continuerà ad aumentare, con una crescita delle masse gestite stimata tra il 7 e il 10%, oltre i 60 miliardi e un numero di pratiche intorno ai 44 milioni. A controtendenza invece il tasso di recupero, che dovrebbe aggirarsi intorno al 19%. E’ tanto l’accumulo di debiti che nel 2014 il ticket medio è aumentato dell’11% rispetto al 2013, raggiungendo i 1.385 euro. L’88% delle pratiche riguardano rate e bollette non saldate dalle famiglie, che hanno arretrati ben 44,8 miliardi. L’altro 12% è riconducibile ai debiti aziendale, che l’anno scorso hanno raggiunto gli 11,4 miliardi.

Ci sono poi le rate non saldate di mutui e prestiti che rappresentano il 72% delle somme arretrate, con un importo medio che oltrepassa i 2mila euro”.

Sarà tutto merito degli 80 euro di Renzi? Hanno aumentato i consumi… di carte bollate!

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