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Ecco il 58° segnale della crescita: pagare le tasse vi costa quasi 8000 euro

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plotonetassazionedi LUIGI CORTINOVIS

In Italia, la pressione fiscale reale si aggira intorno al 70%! Chi vi dice che è meno vi racconta frottole. Ma non basta! In questo paese disgraziato, divorato dal parassitismo, anche pagare le tasse è un delirio e costa un sacco di soldi essere in regola con il fisco. “Secondo i dati elaborati dal Centro Studi ImpresaLavoro, un’azienda media spende ogni anno 7.559 euro per sbrigare adempimenti burocratici relativi al pagamento delle imposte: una cifra che non ha eguali in Europa e che rappresenta una vera e propria tassa ulteriore e mascherata che le nostre imprese sono costrette a sostenere”.

Lo scriveva, già nel 2009, Leonardo Facco nel suo “Elogio dell’evasore fiscale” che non solo un contribuente è vessato in termini quantitativi, ma anche “qualitativi”. Il numero di cui sopra è ricavato dall’incrocio di due dati: “quello reso noto dalla Banca Mondiale all’interno del rapporto Doing Business e relativo alle ore annue necessarie per svolgere adempimenti fiscali nonché quello relativo al costo orario medio del lavoro nel nostro paese così come sostenuto dalle aziende e rilevato da Eurostat”.

Traduzione, un’imprenditore italiano, mediamente, è costretto a dedicare ogni anno 269 ore per preparare, compilare e pagare i moduli relativi alle imposte sul lavoro, sul valore aggiunto e sui redditi di impresa. Questo tempo comporta ovviamente un costo, che Eurostat stima mediamente in 28,1 euro l’ora. L’assorbimento di dipendenti dedicati a queste mansioni e quindi distolti dall’effettiva produzione costa così ogni anno alle aziende 7.559 euro!

Serve altro? Ci vuole un bel coraggio, e soprattutto una faccia di palta, per sostenere che questo paese è in ripresa ed ha un futuro!

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