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Disobbedire: ecco il modulo per non pagare il canone rai in bolletta

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MODULORAI2016di ALESSANDRO MORANDINI

Su 23 milioni di utenti stimati, soltanto 16 milioni di italiani pagavano la tassa di possesso sulla televisione, il famigerato canone Rai. Un grande successo popolare, una testimonianza di adesione, non importa quanto consapevole ed approfondita, al pensiero libertario, anti-statalista ed indipendentista: laddove c’è un evasore, piccolo o grande che sia, lì si concretizza in azione il nobile pensiero che vede in ogni vessazione statale un’ingiustizia dalla quale difendersi individualmente o collettivamente.

Una cosa, però, è tentare di fuggire alla rapina mimetizzandosi; altra dover ingaggiare battaglia contro i rapinatori. Rivolta fiscale, disobbedienza civile e guerra, in quanto azioni collettive, sono diverse dall’evasione: esprimono un qualche grado di cooperazione tra i non-cooperanti con lo stato, nel nostro caso lo stato italiano. E ancora diverse sono le azioni finalizzate a costituire partiti politici che hanno come scopo la partecipazione alle elezioni che assegneranno uffici statali ai vincitori. Il fatto che questi partiti indipendentisti debbano, per qualificarsi tali, dichiarare in statuto di avere quale ultimo scopo l’indipendenza dallo stato italiano, ben esprime la contraddizione che si manifesta laddove si mettano in relazione i concetti di libertà e di potere. Contraddizione che si concretizza, sul piano psicologico, nelle decisioni che di volta in volta capi e militanti dei suddetti partiti si troveranno a dover prendere e che, in quasi tutti i casi, si risolve così: gli individui in questione in un primo momento tentano convintamente e fieramente di camminare a testa alta ma non guardano dove mettono i piedi, presto si accorgono che stanno faticando, che scivolano, fino a trovarsi immobilizzati; terrorizzati dalla propria impotenza si abbandonano e sprofondano senza speranza nelle melmose sabbie mobili del potere.

Intelligenza e coraggio, non il desiderio di avere potere sugli altri, sono le virtù indispensabili per combattere lo stato italiano. Sono due virtù che, da sole, non garantiscono il  buon governo della società. A governare la società, quasi mai bene, quasi sempre male, sono le persone che uniscono al desiderio di avere potere sugli altri, all’intelligenza relazionale, una naturale inclinazione al compromesso con il nemico, dal quale compromesso dipende l’incremento del potere personale. Se il fine è governare, amministrare, occupare uffici politici nelle istituzioni pubbliche, il coraggio è d’ostacolo e le conseguenze sono prevedibili.

Se penso che lo stato italiano sia occupante, predatore, oppressivo, ingiusto, corrotto, mafioso, diabolico e maledetto e la società italiana, di conseguenza, decadente e destinata alla miseria, so che qualsiasi compromesso con il nemico, che desidera sopravvivere alle spalle dei produttori, equivale ad una nuova, l’ennesima, resa; ad un ulteriore prolungamento dell’agonia. Oggi non resta che tirare fuori, dalle profondità di noi stessi, coraggio ed intelligenza. Oggi bisogna combattere lo stato italiano, non tentare di infilarcisi dentro immaginando di fare meglio degli altri.

Il 25% di italiani non ha mai pagato il canone Rai. Fino ad oggi lo stato italiano doveva verificare se chi non pagava avesse o no l’apparecchio. E non lo ha mai fatto, perché servivano 7 milioni di mandati ed i giudici hanno altro da fare. Ma da quest’anno la faccenda si è capovolta: per non pagare bisogna, più presto che si può, inviare un’autocertificazione con raccomandata a.r. ad un ufficio dell’agenzia delle entrate:

Agenzia delle entrate S.A.T.

sportello abbonamenti tv

ufficio Torino 1

Casella Postale 22

10121 Torino

Dopo aver fatto questa semplice operazione, che però potrebbe non essere presa in considerazione perché mancano i decreti che definiscono il modo in cui si deve autocertificare il non possesso della TV (ma alcuni moduli prestampati sono reperibili nel web), basterà, quando arriva la bolletta di luglio, stornare la tassa e compilare un nuovo bollettino con i dati del contatore. Le agenzie di erogazione della luce, in ogni caso, non potranno interrompere il servizio. A quel punto toccherà alla guardia di finanza verificare. La falsa dichiarazione procura una multa salata, non pagarla il fermo dell’auto previsto anche nel caso in cui non sia stata inviata l’autocertificazione.

RAITV1Da quest’anno bisogna uscire allo scoperto. Non basta più non cooperare con lo stato italiano in qualità di semplici evasori (nel caso in cui il televisore lo si possieda). Da quest’anno il canone Rai diventa occasione di cooperazione tra non-cooperatori con lo stato italiano: ma se 7, o solo 5 o solo 2 milioni o solo 500.000 mila abituali evasori cambiano modalità e cooperano, ecco che all’insidiosa e maligna operazione Renzi il popolo risponde con una piccola ma dolorosissima rivolta fiscale.

A questo punto si tratta, veramente, di chiarire e di chiarirci. Ognuno deve fare il suo mestiere e si possono anche ammettere ambizioni politico-amministrative illuminate da intelligenza ed amore per la libertà. Però movimenti, partiti, fronti libertari, indipendentisti, anti-statalisti dovrebbero, fosse solo per testimoniare il coraggio dei loro leader, coordinare, informare, sollecitare, manifestare, esprimersi, ciascuno per conto proprio, ciascuno come meglio preferisce, contro questo indigeribile balzello. Gli organi di informazione indipendentisti devono informare dettagliatamente, seguire la faccenda. I singoli individui agire, cooperare, far crescere a valanga un movimento contro la tassa di possesso sulla televisione, inondare l’ufficio di Torino di autocertificazioni, fare tutto quel pregevole lavoro che potrebbe portare al ritiro del provvedimento a causa della sua ormai evidente inapplicabilità.

MODELLO-DEFINITIVO-ESENZIONE-CANONE-RAI

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6 COMMENTS

  1. La domanda banale.. una tassa di possesso che al momento serve a creare concorrenza sleale, disinformazione. Un banale poltronificio..

    Sarà scritta male.. ma è l’unica che ho visto.. firmare non costa nulla..

  2. Non ho mai pagato il canone e continuerò a non pagarlo. E’ immorale il principio del canone, infatti il pretendere soldi sulla proprietà privata è illegittimo.
    Mi rifiuto di compilare qualsiasi modulo perché significherebbe accettare tacitamente una sanzione in caso di mancata contestazione preventiva. Azione alquanto ridicola.
    Dovrei quindi andare a dichiarare di non aver commesso qualche omicidio irrisolto per evitare di essere giudicato colpevole?

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