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Evasione, i greci copiano gli italiani e si attaccano allo scontrino

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ItaliaGreciaBandieredi REDAZIONE

L’estate 2015 in Grecia è sempre più rovente. Dopo il rischio default e le lunghe trattative coi creditori internazionali che hanno con il fiato sospeso anche i molti turisti che hanno scelto le località greche come meta per le vacanze, nuove news arrivano dalla penisola ellenica e riguardano proprio coloro che trascorreranno qualche giorno di ferie in terra greca.

Non solo ad Atene, infatti, ma anche nelle isole greche hanno iniziato ad aggirarsi gli ispettori del fisco inviati dal governo per effettuare controlli sui turisti, al fine di combattere l’evasione fiscale che, nelle ultime settimane di incertezza economica, è cresciuta esponenzialmente nel Paese.

Grecia, controlli sui turisti: l’annuncio del ministro

A dare l’annuncio dell’avvio dei controlli sui turisti da parte di ispettori del fisco per controllare che i negozi e le attività commerciali emettano regolare scontrino, era stato proprio il ministro delle Finanze greco Trifon Alexiadis, che aveva anche precisato che la priorità sarebbero state le località turistiche.

Grecia, cosa rischiano turisti e e attività commerciali a seguito dei controlli?

Potrebbe capitare, dunque, a chi si trovi in vacanza in Grecia di essere sottoposto a un controllo da parte di ispettori del fisco. In questo caso è importante esibire lo scontrino fiscale (che riporti l’Iva al 23%). Tuttavia, qualora non si fosse provvisti di scontrino, non si rischia nulla. In quel caso infatti a essere coinvolti in controlli più approfonditi e in un’eventuale indagine saranno i titolari degli esercizi commerciali, andando in questo modo incontro al rischio di pesanti sanzioni.

Grecia, evasione fiscale alle stelle

I controlli si sono resi necessari a seguito dell’impennata dell’evasione fiscale nel Paese greco; durante i mesi di stallo delle trattative molti greci hanno smesso di pagare le tasse, facendo salire a quasi 80 miliardi i debiti fiscali.

Grecia, sono molte le regolarità fin qui registrate

Il ministro delle finanze greco Trifon Alexiadis ha fatto sapere che lo scorso fine settimana sono state controllate 1.600 attività e, tra queste, nel 23% dei casi sono state riscontrate irregolarità.
I mezzi a disposizione del governo sono tuttavia scarsi: il ministero può contare solo su 421 controllori per 37.500 situazioni da verificare.

Per capire la portata della misura messa in atto, bisogna considerare che con la disoccupazione salita alle stelle molti greci hanno deciso di aprire un’attività in proprio: circa il 35% della forza lavoro risulta infatti autonoma.

Tuttavia, l’incognita sull’utilità dei controlli riguarda la possibilità prevista di ottenere uno sconto fino all’80% per gli introiti non dichiarati: questo potrebbe spingere molti greci a continuare ad evadere potendo usufruire della decurtazione della sanzione.

TRATTO DA QUI

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