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Giggino, o statista de pomigliano, pretende pure

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di MATTEO CORSINI In un crescendo quotidiano, Luigi Di Maio “pretende” che il ministro dell’Economia trovi i soldi per i provvedimenti che stanno a cuore allo statista di Pomigliano: “Nessuno ha chiesto le dimissioni del ministro Tria, ma pretendo che il ministro dell'Economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà. Gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, lo stato non li può più lasciare soli e un ministro serio i soldi li deve trovare”. Aggiungendo poi: “Lo stato è già in ritardo di 20 anni, ci sono famiglie italiane con figli in momentanea difficoltà, giovani senza lavoro, pensionati che con 500 euro non mangiano. Iniziamo a dare i soldi a loro. Poi semmai ci porremo il problema che non ci sono i soldi per dare stipendi a chi guadagna centinaia di migliaia di euro”. Premesso che, ancorché suoni sgradevole a Di Maio e ai suoi elettori (e purtroppo non solo a loro), nessu
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2 COMMENTS

  1. I soldi ci sono e anche tantissimi, basta ricuperare i soldi rubati dai componenti dei vari Governi iniziando dalla DC, PC, PD, FI, e tutti i partiti scomparsi. Sarebbero molto di più del Debito Pubblico che ha inginocchiato l’Italia per sempre.

    • ma costoro li hanno rubati ai rispettivi partiti. che però secondo me non dovevano ricevere soldi dallo Stato, ma semmai dai loro sostenitori… non mi riesce a capire perché solo la Lega risulta debitoria verso lo Stato, a parte le stupidaggini di Bossi con le lauree dei figli.. perché mi sembra che il finanziamento statale era in relazione alla loro consistenza numerica….e perciò dovrebbe essere il partito a reclamare non lo Stato… Comunque, fin che vige questo sistema inflazionato di democrazia, si fa per dire, rappresentativa, la spesa esorbitante è proprio nel foraggiare con stipendi e rimborsi e vitalizi o pensioni il numero eccessivo dei componenti le due camere… e non parliamo del numero esorbitante di enti inutili che sopravvivono solamente come postifici dai lauti stipendi per consigli direttivi del niente oltre alle spese per le sedi sempre prestigiose con uscieri e manutenzioni… Insomma a volerlo soldi se ne troverebbero se il ministro che tiene il cordone della borsa facesse delle proposte…è che fra i privilegiati ci sono sempre gli amici dei potenti…

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