di GILBERTO ONETO
La carta geopolitica d’Europa è il risultato di secoli e secoli di vicende, scontri e compromessi. La sua definizione fisica esce da accordi e da trattati: gran parte degli attuali confini derivano dalle decisioni prese a Vienna, a Versailles e a Yalta, e dalle loro conseguenze degli ultimi duecento anni. I libri politicamente corretti raccontano che – salvo qualche sbavatura – gli Stati attuali costituiscono la coerente istituzionalizzazione di altrettante Nazioni, tutte con la loro lingua, la loro bella bandiera, l’inno nazionale e la squadra di calcio. I più dotti aggiungono che il tutto si basa sul risveglio dei sentimenti nazionali (cominciato con la rivoluzione francese) e sul rispetto del diritto di autodeterminazione dei popoli sostenuto con vigore dal presidente americano Wilson e irrorato dal sangue di milioni di poveri diavoli che sono morti combattendo – ça va sans dire – per la libertà e per l’affermazione degli Stati-Nazione. Aggiung
una lezione da diffondere… ma non so neanche come parteciparla ad amici insegnanti perfettamente ignoranti di storia e di diritti dei popoli perche’ non so quale dei simboli raffigurati potrei usare… una modernita’ forse.. ma non alla mia portata.. e mi dispiace! chiedo aiuto!